Il museo Leonardiano di Vinci, una delle raccolte più ampie ed originali di macchine e modelli di Leonardo inventore, tecnologo e ingegnere, ha riaperto al pubblico con nuovi allestimenti ed un percorso museale rinnovato. La collezione Leonardiana nei primi mesi del 2010 ha fatto tappa a Palazzo Forti, Verona, in occasione del festival Infinitamete.
Gli interventi di ampliamento e ristrutturazione. Dopo il significativo intervento di ristrutturazione ed ampliamento museale nella sede del castello dei conti Guidi, il museo Leonardiano ha riaperto i battenti. L’intervento – progettato e diretto dalla Soprintendenza ai monumenti di Firenze, condotto dallo studio Jaff di Firenze e cofinanziato dalla regione Toscana e dal comune di Vinci, con un contributo dell’Ente cassa di risparmio di Firenze – ha interessato sia il recupero architettonico dell’antica rocca dei conti Guidi che la revisione museografica della collezione leonardiana. Quest’ultima si presenta arricchita di nuove sezioni e ancora più rigorosa, comprensibile e contestualizzata nel Rinascimento. L’obiettivo del museo è di offrire un approfondimento non solo della tecnologia meccanica di Leonardo, ma anche dei suoi studi tecnico-scientifici, di architettura e di ingegneria civile. E non solo di Leonardo, ma di artisti, architetti ed ingegneri suoi contemporanei, in modo da offrire una presentazione storicamente più esatta di debiti, meriti ed originalità del ‘genio’ di Vinci.
Il museo: le novità. Con una rigorosa ricerca scientifica ed una fedele ricostruzione storica il nuovo museo si presenta al pubblico con importanti novità. A partire dalla ricerca condotta sulla collezione museale, i nuovi allestimenti provano a fare il punto sull’annoso dibattito circa la paternità dell’invenzione della bicicletta: è di Leonardo? Il dibattito è aperto. Nella sala della bicicletta si trova anche una nuova versione del carro automotore che, interpretato in passato come prototipo della moderna automobile, rivela come Leonardo l’avesse in realtà pensato come un’invenzione scenica. Novità anche nella sezione dedicata al volo, la grande passione di Leonardo. Il museo ha infatti aggiunto ai modelli storici nuove ricostruzioni, come la sfera volante – il volo sognato – e l’apparecchio ad ala a delta – il volo tentato. Ulteriore frutto dell’ampliamento della collezione è la sezione dedicata alle acque che affronta il tema – tanto caro ad architetti e ingegneri dal Medioevo in poi – della navigazione fluviale.
Una collezione ‘high-tech’. Nella nuova collezione la tecnologia 3D la fa da padrona. I modelli tradizionali sono stati affiancati da animazioni digitali dove le macchine di Leonardo e della tecnica rinascimentale sono ricostruite nei minimi dettagli. I nuovi video completano la sezione delle macchine da guerra, dei meccanismi, del volo e della sala delle acque, dove i visitatori si avvicinano ai contenuto attraverso il tavolo multitouch. Un’applicazione interattiva che consente la consultazione di documenti digitali a 4 utenti per volta. Dalla nuova apertura il museo mette a disposizione audio-guide che – realizzate in italiano e inglese – propongono 40 schede di approfondimento in 3 percorsi di visita: Leonardo e la storia del museo, la collezione e il city tour nel borgo di Vinci. Per completare l’itinerario è possibile effettuare una suggestiva esperienza ‘dall’alto’. La terrazza panoramica della torre è stata infatti riaperta al pubblico dopo oltre 40 anni.
Maggiori informazioni sulla pagina web del museo.