L'Università degli Studi di Verona, facoltà di Medicina e chirurgia e facoltà di Scienze motorie, e il Coni, comitato olimpico nazionale italiano, hanno firmato un protocollo d’intesa che ha come finalità la cooperazione e la promozione degli scambi scientifici tra alcuni settori dell’ateneo scaligero e l’istituto di Medicina e Scienza dello sport ‘Antonio Venerando’ di Roma.
Le due realtà uniranno obiettivi e competenze, in un accordo quadriennale. Alla presenza del presidente del Coni Gianni Petrucci, del segretario generale Raffaele Pagnozzi, del sottosegretario all’Economia onorevole Alberto Giorgetti, del rettore Alessandro Mazzucco del preside di Scienze motorie, Carlo Morandi e del preside vicario di Medicina Gian Cesare Guidi è stato siglato un protocollo, della durata di quattro anni che ha per finalità la cooperazione e la promozione degli scambi scientifici tra i settori dell’Università, facoltà di Medicina e chirurgia e di Scienze motorie, e l’istituto ‘Antonio Venerando’ di Roma. Ogni istituzione potrà proporre, nell’ambito delle aree di ricerca di comune interesse, specifici progetti di studio i cui risultati potranno essere utilizzati per pubblicazioni scientifiche.
Un passo importante per l'università e per la città. “Questo protocollo è la testimonianza della grande sensibilità del Coni nei confronti dell’università – ha spiegato l’onorevole Giorgetti -. Ringrazio tutti gli attori di questo accordo, che rappresenta un ulteriore elemento di relazione tra il Coni e la città di Verona’. “Ringrazio il sottosegretario Giorgetti, sempre molto sensibile alle questioni veronesi, e Petrucci per questa importante occasione – ha dichiarato il Rettore Mazzucco-. Si tratta di una grande opportunità, un'ulteriore occasione di sviluppo per il nostro ateneo. Ci tengo a ricordare che Medicina è una delle facoltà più solide del Paese e, giusto qualche anno fa, ha generato un’altra facoltà, quella di Scienze motorie, che è stata riconosciuta dal Censis come la migliore in Italia".
Fisiologia dello sport e medicina dello sport. Quello che firmiamo oggi – prosegue Mazzucco – è un protocollo che prevede la realizzazione di singole azioni che porteremo avanti puntando sulle nostre competenze. Da una parte nell’ambito della fisiologia dello sport: a Rovereto l’ateneo ha creato un istituto di studio e ricerca sulla attività fisica in alta montagna e d’altra parte in riferimento alla competenza dell’università nel campo della medicina dello sport. I futuri allenatori potrebbero nascere dunque a Verona. Questa è proprio una delle linee di Scienze motorie e del protocollo stesso".
Il Coni. ‘Il Coni ha accettato la proposta con grande piacere – ha commentato Petruccioli – soprattutto perché quella di Verona è un’università di eccellenza che approfondisce argomenti di nostro interesse. Noi ci mettiamo lo sport, l’università ci mette il prestigio e le competenze. In fondo Verona ha dato i natali a tanti campioni e i risultati non si raggiungono per caso. Non conta solo il Dna, ma anche la volontà di approfondire e di sacrificarsi’.
Scuole di specializzazione. La facoltà di Medicina e chirurgia ha tra i propri compiti istituzionali lo sviluppo della ricerca scientifica e il coordinamento e la gestione delle strutture didattico-scientifiche. Tra queste la facoltà annovera la scuola di specializzazione in medicina dello sport che forma specialisti e sostiene la ricerca scientifica applicata alle attività sportive. Così anche la facoltà di Scienze motorie che ha come fine la promozione della ricerca applicata all’esercizio fisico ed allo sport e la formazione di esperti in area motoria e sportiva.
Cos'è il Coni? Il Coni, autorità che disciplina, regola e gestisce le attività sportive internazionali e a cui è demandata l’organizzazione e il potenziamento dello sport, promuove, a sua volta, la massima diffusione della pratica sportiva. Oggi il Coni è presente in 102 province e 19 regione e annovera tra i suoi servizi l’istituto di Medicina e scienza dello sport ‘Antonio Venerando’ di Roma che si occupa della valutazione clinico-funzionale di atleti di alto livello, ricerca scientifica applicata all’attività sportiva, formazione professionale di medici ed operatori tecnici.