Da una citazione di Walter Benjamin l'input ad un ciclo d'incontri che propongono una lettura attualizzata della storia d'Italia in chiave anticonformista.Benjamin infatti suggeriva di "spazzolare la storia contropelo" imparando a leggere le testimonianze contro le intenzioni di chi le ha prodotte, e scavando in profondità. E sarà questo l'obiettivo degli appuntamenti che inizieranno venerdì 1 ottobre alle 18 nella sala conferenze della Fondazione Centro Studi Campostrini.
Finalità. Gli incontri saranno moderati da Pierpaolo Romani, collaboratore della fondazione e coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, e vogliono favorire l’esercizio delle capacità critiche e dell’impegno sociale di ogni persona che si ritenga parte costitutiva ed integrante della comunità civile. Ogni 15 giorni esperti di fama nazionale operanti nel mondo accademico, della magistratura e dell’informazione, parleranno di vari argomenti indispensabili per affrontare un futuro che oggi è visto come un qualcosa di incerto, da temere, piuttosto che un’occasione nella quale sperare e per la quale vale la pena impegnarsi, dove il mondo dell’associazionismo, della scuola, della cultura e dell’informazione rivestono una grande responsabilità nella promozione di una educazione e di una cultura della memoria.
Il programma. Nel corso del primo incontro Andrea Di Michele, storico e archivista dell’Archivio provinciale di Bolzano, documenterà la storia dell'Italia repubblicana, mentre nell'incontro di venerdì 15 ottobre il tema da approfondire con l'aiuto di Giuseppe Turani, giornalista, sarà il capitalismo in Italia. Venerdì 29 ottobre sarà la volta di un argomento scottante come quello della mafia, raccontata dallo storico e docente di Storia della criminalità organizzata Enzo Ciconte. Il primo appuntamento di novembre sarà invece centrato sul terrorismo fascista e comunista in Italia, con Gian Carlo Caselli, procuratore della Repubblica di Torino. Per concludere, venerdì 26 novembre, “Salviamo l'Italia” sarà il titolo dell'appuntamento con il professor Paul Ginsborg, docente di Storia contemporanea dell'Università di Firenze.