55 nuovi posti letto per studenti nella splendida cornice del Seminario Vescovile di Verona. Questo è il bilancio della collaborazione tra Esu, diocesi e istituzioni. Un progetto iniziato sei mesi fa e portato presto a compimento per poter consegnare le chiavi dei nuovi alloggi agli studenti ospiti della residenza,. prima che inizino le lezioni per l’anno accademico 2010-2011.
L’incontro. Giovanni Batocchio, presidente dell’Esu, ha aperto la cerimonia di inaugurazione dei nuovi alloggi alla presenza delle istituzioni, del vescovo Giuseppe Zenti e di Gianluigi Cottarelli, rettore del seminario vescovile di Verona. Al termine dell’incontro il gesto simbolico di consegna delle chiavi ad alcuni studenti. “La filosofia è sempre la stessa, – ha sottolineato Batocchio – quella della qualità del servizio a prezzi competitivi”. La sinergia tra università, istituzioni e curia ha infatti permesso la ristrutturazione del seminario vescovile e la creazione di alloggi di alta qualità per i giovani universitari fuorisede.
Gli alloggi. La ristrutturazione del seminario vescovile di Verona ha creato un ambiente funzionale, ricco di comfort e bello. La residenza è articolata su tre livelli abitabili, con in più un piano interrato adibito a lavanderia. Ogni piano è suddiviso in 4 appartamenti, trilocali e quadrilocali, arredati e dotati di cucina, soggiorno, da 3 a 6 posti letto l’uno, servizi igienici, impianti di riscaldamento e di aria condizionata. Non mancano neppure telefono e internet. Inoltre, per maggiore comodità, c’è un atrio affacciato sul cortile interno in cui i ragazzi possono lasciare le proprie biciclette, senza il rischio di furti o atti vandalici. “Gli standard di questi appartamenti sono di gran lunga superiori a quelli che si trovano sul libero mercato”, ha voluto precisare ancora Batocchio.
L’unione fa la forza. Giuseppe Zenti, vescovo della città, ha spiegato come sia proficua e importante a livello culturale la collaborazione tra istituzioni laiche e diocesi. L’unione fa la forza è un detto che si può applicare anche all’intervento in sinergia di enti diversi per natura e finalità, come sono l’Esu, la diocesi e le istituzioni scaligere e regionali. “La Chiesa che io rappresento non ha scopi lucrativi o speculativi in questo progetto. I profitti verranno infatti reinvestiti per nuove iniziative legate al seminario vescovile o ad altri nostri progetti”, ha specificato il vescovo prima di procedere alla benedizione degli alloggi.