A "Io scrivo tu mi leggi" un omaggio alla poesia spagnola barocca. Nei giorni scorsi Giulia Poggi ha presentato “Gli Occhi del Pavone: quindici studi su Góngora”. La Poggi docente di Letteratura spagnola all’Università di Pisa, e per diversi anni in cattedra all'università di Verona ha dato alle stampe un testo nel quale viene analizzata la struttura enigmatica delle composizioni Luis de Góngora y Argote.
Perché il pavone? I critici e gli analisti letterari hanno associato ai lavori di Luis de Góngora y Argote le caratteristiche della vanità e della bellezza, considerate in generale peculiarità del pavone. Da qui il titolo del libro che vuole svelare i misteri degli scritti di Góngora, noto per il suo modo enigmatico di scrivere poesie. Il testo si articola in tre percorsi che si rifanno ai vari modelli e culture che compongono la poesia gongorina.
I relatori. I relatori presenti in Frinzi insieme all'autrice Giulia Poggi: Silvia Monti, docente di Letteratura spagnola dell'ateneo, Antonio Gargano, docente di Letteratura spagnola all’Università di Napoli, Maria Cristina Cabani, docente di Letteratura italiana all’Università di Pisa ed esperta di letteratura epico-cavalleresca, che ha spiegato a lo stile del poeta spagnolo facendo notare come “nel profondo, Góngora ha un’influenza petrarchista”. Presente anche José Maria Micó, docente di Letteratura all’Università Pompeu Fabra di Barcellona, ha definito l'opera di Poggi “non solo un libro eccellente, ma un modo eccellente di fare filologia”.