“Costituzione, immigrazione, cittadinanza” il titolo della conferenza tenutasi in aula T5 del Polo Zanotto. Il sesto convegno del ciclo di incontri “La Costituzione: progetto di convivenza civile” era incentrato sul tema degli stranieri in Italia secondo il punto di vista legislativo. Alta la partecipazione e l‘interesse del pubblico. Presenti all’incontro come relatori Lorenza Carlassare, prima donna divenuta docente di Diritto costituzionale in Italia e Jean-Leonard Touadì, deputato della Repubblica Italiana.
Sartor, Carlassare e Touadì per la Costituzione. La conferenza si è aperta con una presentazione di Nicola Sartor, docente di Scienze delle finanze all’università. Sartor ha tracciato un profilo professionale dei due relatori: Lorenza Carlassare, docente di Diritto costituzionale all’Università di Padova e Jean-Leonard Touadì, deputato della Repubblica Italiana e docente di geografia economica all’Università “Tor Vergata” di Roma. Sartor, prima di cedere la parola a Carlassare ha citato il grande filosofo tedesco Emanuel Kant: ”l’ospitalità è un diritto che risiede in tutti gli esseri umani”.
L’intervento dei relatori. La parola è passata poi alla Carlassare che ha elencato alcuni fatti storici essenziali per comprendere alcuni articoli della Costituzione italiana. Si è poi soffermata su due articoli in particolare. L'art.2 che riconosce i diritti inviolabili dell’uomo, ma, soprattutto, l’art.3 che vieta le discriminazioni e tutela le differenze e le minoranze. La docente ha sottolineato in particolare l’anterioriatà della persona rispetto al suo Stato di provenienza. “Il valore della persona – ha detto Carlassare – non ha confini”. Successivamente ha preso la parola Touadì. Anche il parlamentare si è concentrato su alcuni articoli, in particolar modo sull’art.2 in base al quale ha sostenuto che "accanto all’etica della diversità bisogna sottolineare l’etica della similitudine". Touadì ha analizzato l’art.8 riguardo la laicità dello Stato e la libertà di fede che deve essere garantita. L’analisi, infine, è caduta sull’articolo 27 riguardo la responsabilità penale e si è poi soffermato sull’art.30 che sancisce il diritto alla salute non sempre garantito come dimostrano alcuni episodi di cronaca.