Il federalismo: la sfida dei costi standard. E' stato questo il tema di un convegno organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza in occasione dell'inaugurazione del Master di secondo livello in Direzione delle aziende pubbliche. Un tema, quello del federalismo non scelto a caso come ha detto il preside Stefano Troiano, visto che “questo argomento rappresenta l'immagine più appropriata della complessità degli argomenti che il corso offre ai partecipanti”.
Il federalismo. Il federalismo, in estrema sintesi, riuscirà a razionalizzare la spesa pubblica delle Regioni solo se applicato correttamente. A sottolinearlo è stato un ospite davvero importante, il prefetto di Verona Perla Stancari. “La realtà della provincia di Verona è caratterizzata dalla tendenza a un forte sviluppo economico. Noi della pubblica amministrazione dobbiamo cercare di metterci in sinergia con le esigenze del territorio”. Dunque semplificare e incentivare lo sviluppo di nuove produttività. Una strada indicata nell'intervento di Carlo Buratti, docente dell'Università di Padova. “Il federalismo mira ad aumentare l'efficienza della pubblica amministrazione, non tanto incrementando l'autonomia degli enti locali, quanto piuttosto cercando di rendere più rigorosa la spesa pubblica”.
I costi I costi standard si inseriscono in questo progetto e sono un meccanismo di finanziamento che punta ad attribuire alle Regioni solo le risorse necessarie per garantire le prestazioni ai cittadini. “Se verrà applicato questo criterio – ha commentato Buratti – è stato stimato che si potrebbero risparmiare 11 miliardi di euro e, di questo spreco di risorse, il 69% è attribuibile al Mezzogiorno, e in particolare a Campania, Sicilia e Puglia”.
Il master In occasione del convegno è stato presentato il master di secondo livello in Direzione delle aziende pubbliche, un corso che punta a formare figure qualifiche negli enti pubblici. Giovanni Battista Alberti, docente di Giurisprudenza e direttore del master sottolinea come “sia nostra intenzione creare personale che rispetti il principio di uguaglianza dei cittadini, e al tempo stesso, di massima economicità dei mezzi a disposizione delle amministrazioni pubbliche”.