Gestione dell’Università, presenza di esterni nei consigli d'amministrazione, diritto allo studio, ingresso di persone giovani nella carriera accademica, organizzazione di iniziative culturali e di cooperative di servizio fatte da studenti. Sono questi gli argomenti principali su cui si è argomentato l’intervento di Giulia De Guidi presidente del Consiglio degli studenti dell’Università preparato per la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico. Di seguito pubblichiamo il suo intervento.
"A nome di tutti gli studenti dell’Università degli Studi di Verona porgo un saluto a tutte le autorità politiche, militari e religiose presenti. Desidero rivolgere un saluto particolare al Magnifico Rettore, professor Alessandro Mazzucco, al Direttore Amministrativo, dottor Antonio Salvini, unitamente a tutto il corpo docente, al personale tecnico-amministrativo e a tutti gli Studenti presenti. Ringrazio, infine, il professor Giovanni Berlucchi, che onora il nostro Ateneo pronunciando la lectio magistralis in occasione dell’inaugurazione del nuovo Anno Accademico.
Nel maggio dell’anno scorso c’è stato il rinnovo delle cariche all’interno degli organi accademici, i rappresentanti degli studenti eletti sono in carica da ottobre nei Consigli dei Corsi di Laurea, Consigli di Facoltà e Consiglio di Amministrazione. Un mese fa circa si è riunito per la prima volta il Consiglio degli Studenti, designando i rappresentanti in Senato Accademico e nelle Commissioni di Ateneo. Come presidente del nuovo Consiglio degli Studenti oggi ho l’opportunità e il privilegio di portare la voce degli studenti all’inaugurazione del nuovo Anno Accademico, che vede presenti tutti i soggetti che a vario titolo gravitano attorno all’università.
L’attuale circostanza storica vede il mondo universitario al centro dell’attenzione pubblica e all’inizio di un importante processo riformatore. L’università sta vivendo un delicato momento: lo scorso dicembre è stata approvata la nuova riforma, a partire dalla quale il nostro sistema universitario necessita di essere rilanciato e rinnovato.
La riforma è presente, non è soltanto una legge ma un processo appena iniziato che richiede di essere attuato.
Tutti i componenti del sistema universitario, dal Rettore, ai docenti, al personale amministrativo e studenti sono chiamati a collaborare per attuare tale processo. In particolar modo noi studenti desideriamo collaborare per essere protagonisti di un’azione volta a costruire qualcosa di positivo e nuovo per noi e per l’istituzione in cui viviamo.
Le tematiche da affrontare sono molte, si va dalla governance alla presenza di “esterni” nei consigli di amministrazione, dall’esigenza vitale di una differenziazione del nostro sistema universitario al diritto allo studio e la valorizzazione del merito per l’ingresso dei giovani nella carriera accademica. Il nostro ateneo, come gli altri, si trova di fronte a una riforma che richiede numerosi decreti attuativi, che possono rappresentare una vera opportunità di rilancio per l’università.
A partire da questa realtà dei fatti noi studenti vogliamo contribuire con una presenza critica e costruttiva che affronti al meglio i temi della legge e ci permetta di impegnarci con passione in ogni aspetto della vita universitaria: dallo studio alla partecipazione attiva alla didattica e alla rappresentanza negli organi accademici, dall’organizzazione di iniziative culturali alla creazione di cooperative di servizio agli studenti.
Un grande compito c’è subito posto davanti: la revisione dello statuto universitario. Il modo con cui verrà realizzata sarà determinante per il futuro sviluppo dell’ateneo e per le opportunità che questo sarà in grado di offrirci.
Il destino dell’Università si gioca lungo un doppio binario che chiama in causa rispettivamente la responsabilità del Ministero e del Governo e quella dell’università.
Il nostro Ateneo si è dimostrato all’altezza di questa responsabilità. A seguito dei tagli operati dal Ministero è stato discusso il finanziamento delle borse di studio per tutti gli studenti risultati idonei a tale beneficio. L’ateneo ha scelto di anticipare mediante propri fondi tali borse. Siamo consapevoli del fatto che, visti i pesanti tagli che sono stati operati al FFO delle Università, questa sia stata una scelta coraggiosa, innegabilmente a favore degli studenti.
Da un lato sappiamo che la situazione generale impone misure di ristrettezza economica con cui si devono fare i conti, dall’altro, se crediamo che l’università sia una risorsa su cui puntare, non si può rinunciare a garantire ai “capaci e meritevoli anche se privi di mezzi” la possibilità di frequentarla.
Confidiamo, inoltre, che il nostro Ateneo assieme all’E.S.U./A.R.D.S.U., continui a dimostrarsi sensibile verso gli studenti, in particolare nelle forme associative (Cooperative, Gruppi Studenteschi e Associazioni) in modo che questi possano continuare a contribuire con creatività e passione alla vita dell’Università.
L’università è fatta per gli studenti e senza la loro partecipazione essa non avrebbe alcun senso. Senza gli studenti ci potranno essere ottimi istituti di ricerca, non Università e se quest’ultima è luogo di educazione e di studio, la dinamica educativa si realizza anche attraverso l’instaurazione di un rapporto vivace, costruttivo e critico tra studenti e docenti e con il personale tecnico amministrativo.
È innegabile che l’apporto degli studenti sia espressione di libertà nell’ambiente universitario: libertà che deve essere salvaguardata e promossa, senza prescindere da un assetto di regole, tali da permettere la partecipazione di tutti senza alcun tipo di prevaricazione.
Abbiamo deciso di mettere in evidenza alcune questioni che ci stanno particolarmente a cuore, approfittando dell’opportunità che ci è offerta dalla presenza oggi del sindaco, a capo dell’Amministrazione Comunale, e delle altre autorità politiche presenti.
È noto quanto la percentuale di studenti pendolari sia molto elevata nel nostro Ateneo. Questo mette in evidenza l’urgenza di migliorare le possibilità di collegamento tra le nostre sedi universitarie e le diverse zone di provenienza degli studenti. Per questo occorre che si sviluppi una una politica dei trasporti attenta ai bisogni degli studenti per quanto riguarda i mezzi pubblici e propri, attraverso la messa in atto di convenzioni con chi è responsabile per il miglioramento di tali servizi.
In conclusione, faccio riferimento e condivido con voi tutti le parole che il Presidente della Repubblica Napolitano nel discorso di fine anno, ha rivolto a noi giovani con l’invito a «rendersi protagonisti, con spirito critico e seria capacità propositiva, dell’indispensabile rinnovamento dell'istituzione Università e del suo concreto modo di funzionare». A dispetto di una visione mediatica della realtà universitaria, negli atenei italiani, ci sono oggi tanti giovani che instancabilmente tentano di vivere da protagonisti gli anni dedicati alla formazione e alla costruzione del futuro personale e professionale, attraverso una partecipazione attiva e il loro impegno nello studio, nella rappresentanza e nel rapporto con docenti e ricercatori, che molto ci sta a cuore. Questo è l’impegno che desideriamo affrontare con sempre maggior intensità.
Auguro a tutti una buona continuazione di Anno Accademico".
Giulia De Guidi