Aule Senza Frontiere. E' questo il titolo della giornata di studio che si terrà lunedì 21 marzo al Polo Zanotto, in occasione della giornata internazionale contro il razzismo. La giornata, organizzata dal gruppo studentesco “Come treni paralleli” grazie al contributo dell’università di Verona, si articolerà in tre appuntamenti: un laboratorio di fotografia, una tavola rotonda, e una rappresentazione teatrale. Gli incontri avranno come tema i diritti del richiedente asilo politico e la situazione del migrante nella città di Verona.
Il programma dell’ evento. La giornata inizierà alle 14 nell'aula 1.5 del Polo Zanotto con un laboratorio dal titolo Conosci il tuo quartiere condotto da Marco Ambrosi, fotografo free-lance. Lo scopo di questo laboratorio è quello di dare agli studenti la possibilità di sperimentare con un professionista le tecniche dell’arte fotografica e, di usarle per sottolineare gli aspetti positivi della convivenza tra residenti e migranti nel quartiere di Veronetta.
L'evento proseguirà alle 17 nell’Aula Magna del Polo Zanotto con una tavola rotonda sul tema I diritti del richiedente asilo politico, moderata da Lorenzo Bernini, docente di Filosofia politica, con la partecipazione di Emiliano Bos giornalista e autore del libro “In fuga dalla mia terra: storie di donne, uomini, e popoli che non si possono fermare” e Frank Gouma Pakidame dell'associazione Atelier Nelson Mandela. Contribuiranno al dibattito anche alcuni rifugiati politici che condivideranno le loro esperienze di vita.
Alle 20, nel teatro delle suore Orsoline, in via Muro Padri 20, la compagnia del Teatro dell'Oppresso "Fandema", nata nel 2006, metterà in scena una rappresentazione teatrale a conclusione della giornata. La compagnia offre spettacoli e laboratori di teatro sociale sul tema della migrazione e dell’asilo politico.
Come treni paralleli. E' un gruppo studentesco universitario nato nel 2010 a Verona ed è formato da studenti e non, italiani e stranieri che desiderano approfondire il tema dell' immigrazione, dell'integrazione e del dialogo interculturale. La finalità del gruppo è quella di interagire con la realtà quotidiana del quartiere di Veronetta. “La zona universitaria è formata da tre tipologie di abitanti: i veronesi d' hoc, gli studenti fuori sede e i migranti”- ha spiegato Miriam Ferrazzano, responsabile del gruppo “Come treni paralleli”-. Lo scopo è quello di creare un dialogo tra queste realtà che vivono nello stesso quartiere, non coscienti di essere una risorsa reciproca." L’anno scorso, con il contributo dell’ università di Verona, il gruppo ha organizzato UNIntegrazione, due giornate di laboratori e tavole rotonde che hanno avuto come relatori principali i membri dell' Associazione nazionale stampa interculturale, Ansi, e alcuni giornalisti del settimanale “Internazionale”.