Dal momento del concepimento, passando per l'infanzia e l'adolescenza e arrivando fino all'età adulta, le persone non smettono mai di crescere e di apprendere. Ma come farlo nel modo migliore o, usando le parole di Franco Pajno Ferrara, "attraverso una dinamica positiva dell'esistenza"? È proprio il neuropsichiatra infantile, nonché docente emerito dell'università, a darcene una spiegazione nel corso dell'intervista che gli abbiamo fatto in occasione della presentazione del suo libro"Per fare un albero ci vuole un fiore", scritto in collaborazione con Danilo Castellarin, giornalista. L'incontro rientra nell'ambito del progetto "Io scrivo, tu mi leggi", organizzato dalla biblioteca Frinzi.
Professore, come è nata l'idea di scrivere questo libro? Il libro può essere inteso come il canovaccio di un corso libero che tenevo quando insegnavo all'università, incentrato sul tema della nascita e lo sviluppo del pensiero nel bambino. La collaborazione con Danilo Castellarin deriva da una serie di interviste che lui mi ha fatto e che, vista la sua capacità di interpretare correttamente il mio pensiero senza travisare, abbiamo deciso di pubblicare scrivendo questo libro, non troppo scientifico ma piacevole, ricco di nozioni semplici ma di grande portata.
Quali sono temi principali trattati nel libro? I temi principali del libro sono riassumibili in due punti: la continuità positiva dell'esistenza, una modalità attraverso la quale il bambino percepisce la stabilità che gli deriva dai genitori; il percorso dalla nascita biologica a quella psicologica, detta anche coscienza di sé, attraverso una relazione precoce con il mondo esterno.
Com'è strutturato il testo? Il libro passa in esame tutte le stagioni che dal concepimento arrivano fino all'età adulta. Si parte dal momento in cui uno o entrambi i genitori decidono di avere un bambino, passando per la nascita, intesa sia in senso biologico che psicologico, attraversando il complesso di Edipo e l'adolescenza e si arriva fino al momento in cui il ragazzo entra nell'età adulta, con tutte le difficoltà che l'accompagnano. Ogni capitolo è strutturato in tre parti: una prima parte storica dedicata alla fase dello sviluppo presa in esame, una raffica di dieci domande fatte da Danilo per approfondire il tema del capitolo e l'analisi di un caso clinico.