“Sfatiamo subito un mito: a Giurisprudenza non si devono solamente memorizzare dati, è una facoltà che va scelta soprattutto per passione.” Con queste parole Tommaso dalla Massara, docente di Diritto Romano, ha aperto l’Open Day della facoltà di Giurisprudenza. La facoltà è stata presentata agli studenti delle scuole superiori anche da Francesca Zanuso, ordinario di Filosofia del Diritto e presidente della sezione didattica, e da Laura Calafà, docente di Diritto del lavoro, che ha proposto la simulazione di un processo con protagonisti gli studenti stessi dell’università.
Una novità importante. “L’offerta didattica è particolarmente attenta a favorire la frequenza in aula, per questo, dal prossimo anno accademico, le lezioni verranno suddivise in semestri – ha annunciato Francesca Zanuso -. Per fare un esempio, da ottobre a dicembre verranno attivati tre corsi, concentrati nei primi tre giorni della settimana, in modo da avere più tempo libero e da potersi più facilmente tenere al passo con gli esami. Inoltre, sono previste ben 7 sessioni d’esame ordinarie, più eventuali altre sessioni a discrezione dei docenti.”
Perché scegliere Verona? “È una facoltà piccola ma molto ben organizzata, con tanti docenti giovani e molto dinamici, nel senso che sono aperti a nuove esperienze a agli scambi internazionali – ha detto Zanuso -. Nel corso dell’anno si avrà la possibilità di assistere a numerosi convegni e seminari con ospiti di rilevanza nazionale e internazionale che hanno l’obiettivo di fornire, attraverso la partecipazione attiva degli studenti, opinioni diverse e posizioni stimolanti. Il percorso di studi è organizzato in maniera tale da promuovere le capacità logiche, argomentative e persuasive che formino una mentalità a tutto tondo” ha concluso la docente. Tutti i curriculum della facoltà puntano a formare un “giurista (almeno) europeo”, che abbia gli strumenti per sviluppare esperienze riconosciute e ricercate a livello internazionale. A tale proposito, sono previsti diversi corsi a scelta libera che saranno svolti, parzialmente o integralmente, in lingua straniera. “La dimensione medio – piccola della facoltà permette di orientare le proprie energie verso la ricerca scientifica e, di conseguenza, verso una didattica di maggiore qualità – ha spiegato dalla Massara -. Un esempio ne è il dottorato di ricerca in ambito privatistico, uno dei pochissimi nel nostro paese che consente di avere un titolo di ricerca parificato in Italia e in Germania.
L’esempio pratico. Nell’ambito dell’Open Day è stata offerta alle future matricole la possibilità di assistere all’atto finale di una simulazione processuale iniziata venerdì scorso. Il tema del “Local Moot Court Competition 2011” in materia di Diritto del Lavoro, redatto dalla docente Laura Calafà, è stato un caso di mobbing subito da tre impiegate di un’azienda.