Una facoltà giovane, riconosciuta a livello internazionale e che offre solide basi e tante opportunità per il futuro. Così si è presentata la facoltà di Scienze agli studenti delle scuole superiori accorsi per l’Open Day. Al termine dell’introduzione ai vari corsi di laurea, gli studenti hanno potuto visitare alcuni laboratori di ricerca della facoltà accompagnati dai docenti.
Il dipartimento di Informatica. Nonostante il dipartimento di Informatica sia molto giovane, nasce infatti nel maggio del 2001, ha già ottenuto successi importanti nella ricerca. Molti sono i progetti, riconosciuti anche a livello internazionale, legati al territorio e all’ambito sanitario. “Sono stati raggiunti importanti risultati nel settore della robotica e dell’intelligenza artificiale – ha spiegato Luca Viganò, docente di Informatica e referente per l’Orientamento della facoltà di Scienze.” Per accedere al corso di laurea in Informatica gli studenti devono affrontare la prova dei “saperi minimi” entro la fine del primo anno. “Ma non vi preoccupate, il 90% degli studenti che sostengono la prova, la superano – ha tranquillizzato i presenti Viganò -. È anche un primo assaggio di vita universitariache aiuta a capire se la scelta fatta è quella giusta. Poi, nel caso di eventuali lacune, sono previsti dei corsi di recupero appositi.”
Che cos’è la Bioinformatica? La biologia ha raggiunto in pochi anni importanti risultati, pensiamo alla genomica o all’analisi delle proteine. La produzione dei dati biologici è così alta che ci vogliono strumenti informatici specifici per analizzarli. “È un corso nuovissimo, attivato nell’anno accademico 2006/2007, che è unico in Italia – ha detto Alejandro Giorgetti, docente di Biochimica-. L’obiettivo è formare una persona che sappia utilizzare bene il computer e capire allo stesso tempo i dati che sta analizzando, e che quindi deve avere anche una solida base nelle materie biologiche.” Una delle peculiarità di questo corso triennale è la possibilità di conseguire la laurea magistrale in un altro paese europeo.
L’organizzazione della facoltà. Mentre pochi anni fa la magistrale era vista come un completamento della triennale, adesso sono due percorsi di laurea differenti. Per cui uno studente può frequentare una triennale, ad esempio in Bioinformatica, e poi specializzarsi in un altro campo o addirittura all’estero. “Questa novità favorisce una maggiore mobilità tra i corsi di laurea ma anche tra gli Atenei a livello nazionale – ha detto Viganò -. Un’altra cosa importante è che tutti i corsi di laurea sono garantiti nel senso che le lezioni sono tenute da docenti cha fanno parte della facoltà, che risiedono fisicamente qui. Il che offre una concreta possibilità di interagire con i docenti” ha precisato Viganò.