La ricerca sulle persone è sempre un momento delicato. Comportamenti e abitudini private vengono messe sulla piazza e studiate da diversi punti di vista, in modo oggettivo e distaccato. Per questo sensibilità e delicatezza sono parole chiave in questo lavoro, soprattutto se i protagonisti della ricerca sono bambini. Questo il punto centrale del symposium Fostering cross-national research: strengthening connections, dello special interest group “Children’s perspective, organizzato dal dipartimento di Filosofia, pedagogia e psicologia dell’ateneo, al quale hanno partecipato numerosi docenti, ricercatori e responsabili di servizi educativi provenienti da tutto il mondo.
Com’è nato il symposium. A partire dalla condivisione del lavoro di ricerca di Luigina Mortari, direttore del dipartimento di Filosofia, pedagogia e psicologia, nell’ambito dell’European early childhood education research association, è stato sviluppato un progetto internazionale che ha portato alla realizzazione di un lavoro di ricerca sulla qualità della scuola a partire dalla prospettiva dei bambini in alcune scuole dell’infanzia, italiane e australiane. A questo progetto hanno partecipato Valentina Mazzoni, ricercatrice del dipartimento e Deborah Harcourt dell’Australian Catholic University. Da questa collaborazione è nata l’idea di svolgere a Verona il symposium per discutere alcuni temi propri della ricerca sui bambini e i servizi della prima infanzia e per pensare insieme come sviluppare nuovi progetti internazionali.
Le tematiche affrontate. Il symposium ha rappresentato un momento di discussione su temi e problematiche legate alla ricerca sui bambini nei contesti dell’infanzia fino ai 6 anni. I temi approfonditi sono stati l’etica e la partecipazione nella ricerca con i bambini, con particolare riferimento ai metodi usati. “La riflessione condotta dal gruppo – ha spiegato Mortari – ha portato a discutere come etica e partecipazione non siano da considerare solamente nei loro aspetti formali, ma includano il problema dell’etica come atteggiamento del ricercatore nei confronti dei soggetti che partecipano alla ricerca, in particolare quando questi sono bambini. Si è discusso di formazione delle educatrici dei servizi per l’infanzia, prendendo in considerazione se e come i percorsi di formazione o l’aggiornamento professionale possano essere migliorati. A partire dalla trattazione di questi temi si sono delineate le prospettive per future collaborazioni tra i docenti e i ricercatori presenti, sia dal punto di vista della conduzione di ricerche internazionali, sia per la stesura di pubblicazioni”.
European early childhood education research association. Il gruppo di lavoro children’s perspective è uno dei special interest group dell’ Eecera, l’associazione internazionale che promuove lo sviluppo e la diffusione di ricerche nell’ambito dell’educazione nei servizi per la prima infanzia e la loro ricaduta nella vita politica e pratica degli operatori e dei professionisti che operano in questo settore. La conferenza annuale dell’associazione è il più grande e significativo convegno in Europa per chi si occupa di ricerca nei servizi della prima infanzia; ogni anno il forum di discussione comprende la presenza di più di 600 ricercatori, professionisti e delegati da tutto il mondo.