Ponte tra territori e centro nevralgico di tutto il mondo occidentale, il “mare in mezzo alle terre” che unisce simbolicamente tre continenti sarà al centro della serie di incontri “L’occhio del ciclone. Ciclo di incontri sul Mediterraneo”. Quattro appuntamenti, dal 10 novembre, nella sala conferenze della fondazione Centro Studi Campostrini per capire il passato ed indagare il presente di chi ha scritto e subito la storia, tutti quei paesi che si ritrovano oggi coinvolti in grandi cambiamenti e sconvolgimenti. A moderare le giornate sarà Lorenzo Migliorati, ricercatore e docente di sociologia dei processi culturali alla facoltà di Scienze della formazione.
Il calendario. “Questo ciclo di incontri – spiega Migliorati – nasce con l’intento di offrire alla città un’occasione di incontro e di approfondimento su una delle questioni di più scottante attualità: i cambiamenti, più o meno traumatici, in atto nel cuore della regione del Mediterraneo. La prima domanda a cui si vuole cercare di dare risposta è a che cosa siamo di fronte? E ancora, i popoli affamati dalla povertà reclamano soltanto condizioni di maggiore benessere o qualcosa di diverso e più profondo?”. Interverranno ai dibattiti storici, giornalisti e magistrati. Il 10 novembre Franco Rizzi, docente dell’università di Roma Tre per Mediterraneo in rivolta, il 15 novembre il giornalista Gabriele del Grande si concentrerà sui migranti per le vie del mare, il 25 si parlerà di primavera araba e terrorismo internazionale con il giornalista Vincenzo Spagnolo e il magistrato Stefano Dambruoso, infine il 2 dicembre Antonio Panzeri, europarlamentare, studierà i rapporti tra Mediterraneo ed Europa.
Per maggiori informazioni. www.centrostudicampostrini.it.