Sabato 26 novembre sarà la terza giornata nazionale della malattia di Parkinson. In occasione di questo evento gli specialisti del “Centro Parkinson” dell’azienda ospedaliera universitaria di Verona saranno a disposizione per informazioni e chiarimenti su questa malattia. L'appuntamento sarà dalle 9 alle 13 nell’aula magna dell’ex area Gavazzi, in via Bengasi, vicino al policlinico di Borgo Roma.
Centro Parkinson e disordini del movimento. Da anni è operativo il “Centro Parkinson e disordini del Movimento” diretto da Michele Tinazzi, docente di Neurologia dell’ateneo. “La malattia di Parkinson è una delle più comuni e disabilitanti patologie neurodegenerative caratterizzata da un progressiva scomparsa delle cellule nervose – ha spiegato Tinazzi – il Parkinson ha un decorso cronico e porta l’individuo nell’arco di alcuni anni ad una progressiva riduzione delle capacità di svolgere le normali attività della vita quotidiana, fino ad una perdita completa della propria autonomia. In Italia questa malattia colpisce circa 6 mila persone ogni anno e in un caso su quattro il suo esordio avviene prima dei 50 anni. Riconoscerne i sintomi è molto difficile, soprattutto nella fase iniziale, per questo è importante rivolgersi al medico per saperne di più e accedere ad una cura migliore.”
Le attività. L’attività clinico-assistenziale del centro viene svolta dalla Clinica neurologica del dipartimento di Scienze neurologiche, neuropsicologiche, morfologiche e motorie dell’università, diretto da Antonio Fiaschi e dall’unità operativa di Neurologia dell’ospedale civile maggiore di Verona, diretta da Giuseppe Moretto. Il centro è stato anche promotore di numerose attività di ricerca, coordinamento ed interazione con neurologi appartenenti all’azienda ospedaliera universitaria veronese e ad altre aziende o Ulss che operano a Verona e provincia, nelle province della regione Veneto e in altre regioni italiane.
Gli approcci e le ricerche. "In questi anni il centro ha rivolto particolare attenzione non solo ai moderni approcci diagnostici e terapeutici, ma anche alla ricerca di interventi neuro riabilitativi, volti a migliorare alcuni sintomi motori della malattia di Parkinson – ha detto Tinazzi – ulteriore attenzione è stata dedicata in questi anni anche all’ambito socio-sanitario ed assistenziale a sostegno del malato e della famiglia grazie alla costituzione nel 2000 di un’associazione di volontariato, l’Unione parkinsoniani, che opera a Verona e provincia e che fa parte di una rete nazionale di associazioni di volontariato per la malattia di Parkinson raggruppate in Parkinson Italia."
Maggiori informazioni. Per ulteriori informazioni e per conoscere i centri italiani che parteciperanno alla giornata nazionale del Parkinson, visitare il sito www.giornataparkinson.it