Difficili e controverse sono le scelte alimentari per i neonati, ancora più complesse se avvengono in contesti problematici come quelli dei paesi più poveri. “Prima le donne e i bambini?” è il titolo del convegno che il 22 novembre a palazzo Vendramin dell’università Ca’ Foscari di Venezia ha indagato le implicazioni di genere, potere e risorse nell’alimentazione infantile. L’incontro è stato curato da Vanessa Maher, da 13 anni professoressa al dottorato di Scienze storiche e antropologiche dell’università di Verona. La conferenza ha preceduto l'appuntamento a Verona in programma per il 23 novembre dal titolo "Antropologia e diritti umani" ed è stato per la Maher ulteriore tappa di un percorso ormai trentennale, che dal Kenia a Cambridge, passando per Trieste, Torino e Salerno arriva ad un nuovo e importante traguardo da cui ripartire: quello della pensione.
Punto e a capo. Un percorso lungo, ricco di avvenimenti e tappe importanti su cui mettere un punto. Fermarsi a riflettere quell’attimo utile per prendere consapevolezza, andare a capo e ricominciare una nuova fase, arricchita con il bagaglio di una carriera lunga e piena di soddisfazioni. “Vorrei ringraziare gli studenti per gli stimoli che mi hanno offerto, per la simpatia, l'entusiasmo e anche le difficoltà che sono state spesso una fonte di arricchimento reciproco. – ha detto la Maher – E' stato un grande privilegio poter lavorare con loro per tanti anni. Saluto con sincero riconoscimento i colleghi con i quali abbiamo condiviso il lavoro di questi anni. Il personale non docente merita un ringraziamento speciale per il loro aiuto gentile ed efficiente. Andare in pensione mi permetterà di riprendere ricerche e scritti lasciati in sospeso, ma continuerò a collaborare con il Dottorato di Scienze Storiche e Antropologiche e quindi spero che ci saranno altre occasioni per rivederci”.
La famiglia universitaria. Partire per un nuovo viaggio fatto di progetti a cui dedicarsi con più animo, tempo e con la mente libera. Godersi il ringraziamento di amici e studenti, di colleghi e istituzioni. In primis quelli della sua famiglia lavorativa, quella universitaria: "la facoltà di Scienze della formazione – ha detto il preside Mario Longo, professore di Storia della filosofia – saluta con viva cordialità la collega Vanessa Maher e la ringrazia per i laboriosi e fecondi anni della sua attività didattica e scientifica rivolta alla formazione dei giovani in funzione di una visione dell'umanità integrale e aperta verso l'altro, il diverso, il lontano, in sintonia con i bisogni più urgenti del nostro tempo".
La famiglia del dottorato. Ringraziamenti che diventano concreta dimostrazione di un lavoro portato avanti al dottorato in Scienze storiche e antropologiche. Perché “non è frequente, in Italia, – ha affermato il coordinatore Gian Maria Varanini – la convergenza di storici e di antropologi culturali in un unico dottorato, un dottorato nel quale, s’intende, docenti e dottorandi delle due discipline svolgano effettivamente un’attività didattica comune, si ascoltino reciprocamente, si diano stimoli reciproci. Se questo è avvenuto nel dottorato veronese, si deve all’impegno e all’entusiasmo di Vanessa Maher e delle antropologhe e antropologi di Verona che lavorano con lei. Abbiamo imparato ad apprezzarne l’atteggiamento positivamente “militante” e la vivacità intellettuale; ci ha trasmesso molte volte la ricchezza e la varietà delle sue esperienze”.
Umanità e didattica. Si è voluto sottolineare il lato più umano, quello che va oltre i semplici titoli accademici, bagnandosi di umiltà e voglia di innovazione, incrociando gli sguardi senza mai chiudersi su se stesso. Gian Paolo Romagnani, direttore del dipartimento Tempo spazio immagine società (Tesis) ha visto, prima come studente e poi come collega, quanto lato didattico e lato umano coincidano nella Maher, convergendo insieme su una linea di arricchimento reciproco. "Ho conosciuto Vanessa Maher molti anni fa, a Torino, – ha detto Romagnani – quando io ero ancora studente universitario e lei giovane docente di antropologia culturale alla Facoltà di Scienze Politiche. Per anni ho seguito da lontano i suoi interventi e le sue pubblicazioni, sempre stimolanti. Poi, quasi per caso, nel 1995 l'ho ritrovata come collega a Verona, prima nella Facoltà di Scienze della Formazione e infine nel Dipartimento che attualmente dirigo. Vorrei aggiungere che il lavoro svolto assieme a Vanessa Maher ed alle sue colleghe antropologhe nell'ambito del dottorato in Scienze storiche e antropologiche è stata una premessa essenziale per la fondazione dell'attuale Dipartimento Tempo Spazio Immagine e Società, nato nel 2010 dall'accorpamento di docenti provenienti da Dipartimenti diversi. Ciò che in altri casi poteva apparire forzato, – ha proseguito – in questo caso ha rappresentato il naturale sbocco di un lavoro comune e di una bella collaborazione fra storici ed antropologi che durava da anni e che ore si ripropone nella nuova Scuola di dottorato Interateneo in "Scienze storiche geografiche e antropologiche" , con Padova e Venezia. Credo che proprio nel dottorato Vanessa abbia dato il meglio di sè, in questi ultimi anni, seguendo con attenzione e passione i giovani studiosi, proponendo iniziative e stimolando discussioni. La volontà di intrecciare sguardi e approcci, sfuggendo alle chiusure disciplinari e agli specialismi troppo angusti è stato un tratto saliente della sua presenza nel nostro Dipartimento. Ne sentiremo la mancanza…".
Il convegno. A festeggiare questa importante tappa della professoressa Maher sono state la sua conferenza di Venezia e la giornata di studi in suo onore a Verona . Un'occasione di confronto con alcuni noti intellettuali – Annamaria Rivera, Fabio Dei, Ugo Rosenberg, Giannina Longobardi, Andrea Ginzburg – che si sono interrogati sul tema "Antropologia e diritti umani" a partire dal volume Antropologia e diritti umani nel mondo contemporaneo a cura di Vanessa Maher, fresco di stampa per Rosenberg & Sellier. La giornata di studi è stata organizzata per il 23 novembre alle 15 in Aula 2.3 in via San Francesco 22. L'incontro è stato aperto dal preside Mario Longo e dal direttore Gian Paolo Romagnani.