Un piccolo aiuto per grandi aspirazioni di ricerca all’estero. Che diventano concrete. È grazie al contributo di chi nel 2009 ha devoluto il 5 per mille all’università di Verona che oggi a poter fare le valigie con grandi ambizioni sono ventisette dottorandi dell’ateneo. Il 5 per mille non è un costo aggiuntivo e consente la destinazione diretta a un beneficiario scelto di una parte delle imposte dovute allo Stato. Dal 2006 la normativa dà la possibilità al contribuente di destinare una quota pari a 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a enti non profit. Per sostenere l’università di Verona firmare “Finanziamento della ricerca scientifica e della università” e indicare il codice fiscale 93009870234. I giovani che partiranno quest’anno sono stati scelti in base alla validità scientifica del progetto proposto, finanziato con 112 mila euro nell’ambito del bando Cooperint.
27 sogni che si avverano. “Tenevo davvero a collaborare con l'Eth di Zurigo, uno dei migliori centri di ricerca nel settore della sicurezza delle reti – ha detto entusiasta Marco Rocchetto, informatico che nel 2013 si trasferirà in Svizzera per tre mesi – Tornare in Italia? Mi piacerebbe, anche se un dottorando all'Eth prende il triplo di un collega italiano”. Matilde Bongianni, iscritta al dottorato di Scienze della vita e della salute, partirà a luglio per il Montana e ha ammesso: “All'estero strutture e laboratori hanno una marcia in più e il mio desiderio è continuare a fare ricerca, ovunque mi permettano di farlo al meglio”. C’è anche chi spera di sfruttare questa occasione per costruirsi una stabilità all’estero, come Vincenzo Tedesco, dottorando in Scienze biomediche traslazionali, che studia le memorie associate all'abuso delle droghe: “Ad Austin, Texas, per tre mesi svilupperò farmaci per distruggere queste memorie ed evitare ricadute. Il mio sogno? Rimanere là”. Elena Monti, pediatra con due figli, spera di coniugare amore e passione per il suo lavoro, trasferendosi a Oxford e avvicinandosi così al marito, numismatico del British Museum di Londra. Nel gruppo ci sono anche Alessandro che partirà per il Canada e approfondirà la letteratura del 900; Giovanni che lavorerà alla rappresentazione fumettistica della Shoah alla Columbia University di New York; Valentina che tenterà di validare un metodo per la ricostruzione della cartilagine della caviglia in California e Michele, che lavorerà alla sicurezza delle applicazioni web a Monaco.
I dottorandi in partenza. Elena Albiero, Scienze biomediche traslazionali; Alessandro Badin, Studi umanistici; Clara Bambace, Scienze della vita e della salute; Matilde Bongianni, Scienze della vita e della salute; Giulio Bociuni, Economia; Valentina Campanelli, Scienze ingegneria medicina; Cecilia Carra, Scienze umane e filosofia; Olivia Casagrande, Studi umanistici; Ilaria Dando, Scienze della vita e della salute; Emmanuel Senyo Fianu, Economia; Elisa Giaretta, Economia; Nicoleta Anca Matei, Economia; Carlos Andres Mendez Guerrero, Scienze della vita e della salute; Elena Monti, Scienze ingegneria medicina; Mariateresa Muraca, Scienze umane e filosofia; Filippo Perbellini, Scienze della vita e della salute; Michele Peroli, Scienze ingegneria medicina; Silvia Pinato, Scienze umane e filosofia; Giovanni Remonato, Studi umanistici; Marco Rocchetto, Scienze ingegneria medicina; Neliana Ramona Rodean, Giurisprudenza; Andrea Savio, Studi umanistici; Mauro Scarpelli, Scienze ingegneria medicina; Sara Scola, Giurisprudenza; Vincenzo Tedesco, Scienze biomediche traslazionali; Marco Tomietto, Scienze umane e filosofia; Serena Ziglio, Scienze della vita e della salute.