Si espande in un sussurro dai testi di Antonia Pozzi fino ad esplodere di emozione quando viene modulata dagli interpreti a teatro. La voce umana è la protagonista dell’ultima settimana di Theaomai, la rassegna teatrale aperta a tutta la città e realizzata dal dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’università di Verona grazie al finanziamento di Esu, l’ azienda regionale per il diritto allo studio universitario di Verona. Le produzioni più intime di Antonia Pozzi racconteranno la sua esistenza nell’incontro “Soltanto in sogno. Vita e poesia di Antonia Pozzi”, giovedì 17 maggio alle 20.45 nell’aula T3 del Polo Zanotto. Le virtù performative della voce saranno indagate venerdì 18 maggio in due sessioni dalle 10 e dalle 15 nel Piccolo Teatro di Giulietta, nel percorso “Sulla voce, a più voci”. I segreti della tecnica vocale a teatro verranno spiegati e messi a punto durante il laboratorio “L’arte della voce in teatro”, sabato 19 maggio dalle 11 alle 18 al Teatro Camploy. Il workshop è a numero chiuso per un massimo di 15 partecipanti e non sono richieste competenze teatrali.
Lettere e vita di Antonia Pozzi il 17 maggio. Alla tavola rotonda parteciperanno Eugenio Borgna, uno dei più importanti psichiatri italiani, e Gabriele Scaramuzza, docente di Estetica all’università di Padova. La riflessione sul significato dell’opera e dell’esistenza della poetessa verrà introdotta da Giuseppe Sandrini, docente di Letteratura italiana dell’ateneo, curatore del volume “Soltanto in sogno”, dove sono raccolte le lettere e le fotografie che Antonia Pozzi dedicò al compagno di università Dino Formaggio negli ultimi anni della sua breve vita. Le letture saranno di Silvia Manfrini.
La voce come strumento espressivo il 18 maggio. Esperti di varie discipline si incontreranno per analizzare da diverse prospettive l’inesauribile ricchezza della voce umana e delle sue virtù performative. “Sulla voce, a più voci”, una giornata di studi a cura di Monica Cristini e Nicola Pasqualicchio, docente di Storia del teatro e dello spettacolo dell’ateneo, alla scoperta della voce dal mito delle sirene agli incanti del palcoscenico, dalle facoltà persuasive dell’oratoria al potere fascinatorio del canto, dall’ancestrale prossimità ai suoni naturali alle tecniche raffinate che ne fanno un insuperabile strumento espressivo.
La tecnica vocale a teatro il 19 maggio. Il laboratorio “L’arte della voce a teatro” sarà condotto da Giovanna Scardoni, scrttrice e regista teatrale oltre che attrice diretta da alcuni dei più importanti registi della scena italiana e internazionale, e rivolto ad un massimo di 15 partecipanti anche senza nessuna competenza teatrale. Il workshop costituirà un breve viaggio introduttivo sull’arte e la tecnica della voce a teatro e di conseguenza nella vita; partendo da semplici tecniche di respirazione, esercizi fisici e vocali, eseguiti singolarmente e in gruppo, si giocherà con le parole del testo provando a scoprire e liberare possibilità espressive che ci appartengono anche se non ne siamo coscienti.