La generosità si misura quando è più difficile. In Emilia la terra ha tremato, distruggendo vite, sacrifici, ricordi. In questo momento delicato basta poco per rendersi utili e portare un aiuto alle popolazioni terremotate. L’ateneo scaligero, ha fatto la sua parte posticipando al 10 settembre la scadenza del pagamento della seconda rata di tasse universitarie, per gli studenti residenti nelle zone colpite dal sisma. Ancora una volta l’università, come già dimostrato in passato, è in prima linea a sostegno dei terremotati e appoggia le iniziative a loro favore.
Pagamento entro il 10 settembre 2012. Con una comunicazione al Senato Accademico il rettore ha stabilito che l’ateneo andrà incontro agli studenti residenti nei Comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, permettendogli di pagare la seconda rata di tasse e contributi dell’anno accademico 2011/2012 entro il 10 settembre 2012, anziché 15 giugno. Il bollettino di pagamento con l’importo, calcolato a seconda del corso di studio e della situazione economica del nucleo familiare, è già stato inviato all’indirizzo indicato per il recapito tasse o, in alternativa, è disponibile nello spazio web personale dello studente.
Solidarietà per i terremotati. “È doveroso proporre interventi a supporto degli studenti residenti nei Comuni colpiti dal sisma – ha affermato Mazzucco – Per questo chiedo ai presidi di Facoltà di sensibilizzare i docenti affinché facilitino i ragazzi con appelli d’esame ad hoc, tenendo conto delle difficoltà di trasporto”. Oltre a questa direttiva il rettore ha comunicato il proprio appoggio a tutte le proposte elaborate in sede Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane. Già nelle scorse settimane la voglia di aiutare i terremotati è emersa tra i dipendenti dell’ateneo, attraverso una raccolta di beni di prima necessità da destinare alle popolazioni dell’Emilia. Anche tre anni fa, dopo la terribile scossa in Abruzzo, l’università di Verona non ha esitato ad aderire ad iniziative per il sostegno e la ripresa dei territori colpiti.