Quando la capacità e le conoscenze scientifiche si sposano all’abilità imprenditoriale ci si trova di fronte a persone come Elisa Salvetti. Con grande soddisfazione l’assegnista di ricerca del laboratorio di Microbiologia alimentare diretto da Sandra Torriani, docente del dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, si è aggiudicata un secondo posto nella graduatoria di 22 aspiranti imprenditori premiati per i loro progetti dalla Regione Veneto e 50 mila euro per realizzare la sua idea in collaborazione con l’azienda, spin-off dell’Università, Microbion s.r.l.
Mondo accademico e mondo universitario all’unisono. Il progetto di studio di Salvetti, incentrato sulla genomica comparativa applicata alla tassonomia batterica, è nato dalla collaborazione dell’Università di Verona con lo spin-off Microbion s.r.l.. L’idea imprenditoriale di questa assegnista dell’ateneo scaligero riguarda lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie avanzate per l'analisi del Dna genomico di microrganismi quali fermenti lattici e lieviti, fondamentali nei processi produttivi agro-alimentari. Poter studiare l’intero Dna dei microrganismi impiegati nella produzione di bevande e alimenti fermentati significa in concreto poter migliorare le caratteristiche organolettiche del vino o di cibi quali lo yogurt, rendendoli sempre più appetibili, ma soprattutto permetterà di scartare i batteri portatori di tratti genetici inadatti o addirittura dannoso per l’organismo umano, permettendo di ottimizzare in sicurezza i processi di produzione. L’orizzonte di fusione armonica tra mondo universitario e mondo del lavoro si è fatto ancora più vicino, dopo l’avvio dello spin-off Microbion s.r.l. nel 2011, grazie a questo connubio e al riconoscimento che ne è scaturito anche a livello istituzionale. L’azienda contribuirà infatti, anche dopo l’approvazione del progetto, al raggiungimento dell’obiettivo industriale condividendo la propria struttura tecnico-scientifica e il proprio portafoglio clienti. Per contro potrà espandere le proprie attività creando nuove opportunità occupazionali per i laureati in biotecnologie e servizi altamente innovativi per le aziende agro-alimentari.
Creatività giovanile, il nostro migliore e più fecondo capitale. “Noi dobbiamo e vogliamo “impedire” che la creatività dei nostri giovani, il nostro migliore e più fecondo capitale, dia il suo frutto altrove è necessario offrire nuove opportunità che permettano ai giovani talenti di realizzare i propri sogni”. Queste sono le parole con cui Remo Sernagiotto, l’assessore alle Politiche sociali del Veneto, che ha istituito il bando regionale “Crea Lavoro: creatività giovanile per il Veneto del nuovo sviluppo”, ha accolto i 22 ragazzi vincitori del finanziamento regionale per nuove idee imprenditoriali, lo scorso agosto a Venezia, a Palazzo Balbi. Notevole è anche la positiva ricaduta economica che si tradurrà in almeno 100 nuovi posti di lavoro possibili proprio grazie alla realizzazione dei progetti premiati. “I giovani che hanno partecipato al concorso –così si è espresso Brugnaro, presidente di Confindustria Venezia e membro della commissione giudicante– sono persone dalle idee in più casi davvero straordinarie, che si vogliono spendere e senza le quali il futuro del Veneto non ci sarebbe”. Dato il successo dell’iniziativa, è stato già preannunciata la riedizione dello stesso bando a sostegno della creatività imprenditoriale giovanile.