A Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A due grandi servitori dello Stato. Ecco a chi è stata dedicata l’aula C del palazzo di Giurisprudenza di via Montanari. I nomi dei due magistrati palermitani uccisi dalla mafia nel 1992 sono stati suggeriti dagli studenti dell’ateneo scaligero e accolti con grande entusiasmo.
L’idea è nata in occasione del ventennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. «Lo scorso 19 luglio eravamo alla fiaccolata di Palermo in rappresentanza dell’Università di Verona – raccontano Stefano Peripoli, rappresentante degli studenti a Scienze giuridiche e Gabriele Tasso, rappresentante in senato accademico – Si respirava l’aria di questa ferita non ancora rimarginata per l’Italia. Così, una volta tornati, abbiamo promosso una raccolta di firme a Giurisprudenza e avanzato la proposta all’allora preside, Stefano Troiano, con l’idea di lanciare questo messaggio di legalità». Alla cerimonia erano presenti Donata Gottardi, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, Stefano Troiano, presidente del Collegio didattico di Giurisprudenza e Giuseppe Favretto, prorettore. «I giudici Falcone e Borsellino sono stati ammazzati perché sono stati lasciati soli: solo mettendo insieme le forze di tutti riusciremo a vincere contro la mafia» ha affermato in chiusura con enfasi il prefetto Perla Stancari.