Lo scorso 21 dicembre il rettore Alessandro Mazzucco ha dato il benvenuto al nuovo Consiglio di Amministrazione dell’università, in occasione del suo insediamento, dopo la designazione da parte del Senato Accademico.
Aprendo i lavori il rettore ha sottolineato la prospettiva totalmente rinnovata in cui opererà il nuovo Organo collegiale, di cui fanno parte componenti esterni ed interni. Il Consiglio avrà funzioni strategichee programmatiche in quanto organo di governo dell’università, che utilizzerà istanze, proposte e pareri espressi dal Senato Accademico.
Nell’augurare buon lavoro a tutti i componenti, il rettore ha delineato il quadro complessivo in cui si inserisce l’attività dell’ateneo scaligero. Una situazione di stabilità a motivo delle scelte di gestione sin qui attuate, ma preoccupante considerato l’atteggiamento del Parlamento nei confronti del finanziamento degli atenei pubblici italiani. “Un atteggiamento che deriva da una costante sottovalutazione del ruolo che ricerca e formazione hanno per lo sviluppo di ogni nazione – ha detto il rettore-. L’Italia penalizza l’università e mette a rischio il futuro del Paese”.
Il nuovo governo dell’Ateneo, oggi articolato in Dipartimenti cui competono le attività di ricerca e didattica, ha auspicato il rettore, dovrà superare particolarismi e aprirsi ad una visione di sistema, così come i finanziamenti sempre più dovranno essere commisurati alle performance. Maggior peso dovranno avere gli interlocutori esterni e le iniziative di concertazione gli altri atenei e le altre istituzioni. Un nuovo corso che ci viene indicato anche dall’Europa e che il nuovo Consiglio di Amministrazione è chiamato ad attuare.