La convenzione siglata tra Università di Verona e Ulss 1, l’azienda ospedaliera bellunese, darà una sede in più ai medici prossimi alla specializzazione in Oncologia, Igiene e Medicina preventiva e Fisica sanitaria. A partire dal prossimo anno, infatti, alcuni di loro ultimeranno il loro percorso nei reparti dell’ospedale di Belluno, un’opportunità per questa città che soffre la mancanza di un ateneo.
Uno scambio importante. “Questo accordo – ha sottolineato il rettore Alessandro Mazzucco – si basa sulla condivisione di competenze e qualità tra i due poli, ed è per questo anche un’opportunità di scambio culturale. Per una realtà sanitaria locale come quella bellunese aprirsi al confronto con l’ambiente universitario sarà l’occasione per uscire dall’isolamento tipico delle aree montane”. “In questa come in altre zone di montagna, dove gli ospedali soffrono di una cronica carenza di personale – come ha sottolineato anche Antonio Compostella, direttore dell’azienda ospedaliera bellunese, – il sodalizio con l’università è un modo per trovare nuovi medici da impiegare. La tendenza da parte della direzione del “San Martino” sarà, infatti, quella di proporre agli specializzati che si sono qualificati a Belluno di trattenersi per cominciare la loro carriera professionale in quelle stesse strutture ospedaliere”.