“Il punto di forza del progetto di cui faccio parte è permettere agli studenti di fare in 4 anni un semestre all’università e un semestre in azienda, conciliando così due realtà indispensabili per entrare giovani ma preparati nel mondo del lavoro”. Erica Ghiro, studentessa di 22 anni in ingegneria logistica e industriale con un alto apprendistato al Duka Ag spa, ha sintetizzato così la sua esperienza all’incontro su “L’apprendistato di alta formazione e ricerca: riflessione su una strategia” organizzato dall’Università di Verona e da Italia Lavoro.
L’appuntamento all’insegna del dibattito e dello scambio di opinioni ha raccolto, nella splendida cornice di sala Terzian, le esperienze dei docenti, degli studenti e delle aziende che fanno parte del progetto di alta formazione che da anni rende Verona leader negli stage, nei tirocini e negli apprendistato. Hanno partecipato, oltre ad alcune realtà imprenditoriali come Calzedonia spa, Cattolica Assicurazioni e Comau spa, anche rappresentanti di numerosi atenei del Triveneto e dell’Emilia Romagna.
L’incontro. Ad introdurre l’incontro Alessandro Lai, delegato all’orientamento al lavoro del rettore Alessandro Mazzucco, che ha spiegato come a seguito della legge che prevede la riforma dell’apprendistato per un’alta formazione sia stato possibile potenziare il percorso formativo delle persone con laurea breve, magistrale o con un dottorato, portando l’esempio di diverse aziende, in particolare Italia Lavoro e Calzedonia, con cui da anni Verona ha una collaborazione. “Italia Lavoro promuove questa legge favorendo così uno stretto legame tra aziende e università che si traduce con dei fondi per le imprese che spaziano da 6mila a 4mila euro. Questa connessione permette di fertilizzare un territorio con 9mila aziende pronte a mettersi in gioco con 4mila tirocini e quasi 3mila stage all’anno. Questa tavola rotonda è una vera e propria occasione per far incontrare e dialogare tutte le parti coinvolte, così da migliorare sempre di più un’esperienza vincente che dà lustro all’ateneo”. Prezioso anche l’intervento di Alessandro Bertolini, direttore del personale Gruppo Calzedonia, che ha messo in luce come la partnership con l’ateneo scaligero dia l’opportunità all’azienda di investire sui giovani e quindi su una forza lavoro da inserire in settori di produzione e vendita come il marketing, il commerciale e la stilistica. Un binomio, quindi, quello di università e aziende che si rivela di anno in anno valido ed efficiente.