Tempo di bilanci per “Infinitamente” il festival di scienze e arti che dall’11 al 17 marzo ha fatto di Verona la capitale delle neuroscienze e delle scienze cognitive. I dati della manifestazione sono stati presentati da Alessandro Mazzucco, Rettore dell’ateneo e dal consigliere comunale con delega alla Cultura Antonia Pavesi. Era presente anche il segretario generale di Fondazione Cattolica Assicurazioni Adriano Tomba.
Promozione della cultura. «Un doveroso e sentito ringraziamento – ha affermato il rettore Mazzucco – a tutti coloro che hanno sostenuto questo progetto. A tutti i promotori della cultura che hanno creduto e condiviso quest’idea come parte della crescita della comunità. Preziosa anche l’attenzione dei media che hanno saputo dare rilievo e diffusione alla manifestazione dimostrandosi veicoli fondamentali per il nostro grande pubblico. Infinitamente è una risorsa di sviluppo e crescita per la città e garantisce al territorio un beneficio non solo materiale ma anche culturale». «Infinitamente è il festival di Verona – ha aggiunto Pavesi – Un appuntamento annuale nato dalla collaborazione di diverse realtà del nostro territorio sempre di grande successo. Il suo punto di forza è la continuità per questo la sinergia creatasi tra il Comune di Verona e l’ateneo scaligero non deve fermarsi. È una manifestazione importante per tutta la città e deve essere sempre garantita». «Il Festival che si è appena concluso – ha proseguito Tomba – è un investimento sulla conoscenza che ha in sé un dinamismo fuori dall’ordinario capace di generare attrazione e curiosità verso il sapere. La nostra Fondazione quest’anno ha aumentato i fondi per Infinitamente proprio perché crede fortemente in questo progetto, nelle sue potenzialità e nel suo essere fonte inesuaribile di speranza, conoscenza, dinamismo e ricchezza».
Bilancio del festival, i numeri. Il festival, giunto alla quinta edizione, ha confermato il gradimento del pubblico e un sensibile incremento di presenze. Oltre 22 mila persone, contro le 15 mila della passata edizione, hanno frequentato incontri, concerti, laboratori e le cinque mostre in programma tra cui “Uncontainable art. Visioni digitali di Matthew Watkins”, l’artista inglese che ha incontrato nei giorni del festival oltre cento aspiranti digital finger painters che hanno preso parte ai 4 laboratori creativi. Disegnatori esperti o semplici curiosi che si sono addentrati in un percorso creativo tra carta e pixel. Un pubblico appassionato che ha dimostrato di apprezzare la proposta e che ha affollato con vivo interesse i numerosi appuntamenti della rassegna. Straordinaria la presenza dei giovani che hanno risposto con entusiasmo non solo alla parte ludica e artistica del festival, ma hanno partecipato con interesse alle numerose e variegate proposte scientifiche e culturali. La manifestazione, promossa dall’Università di Verona, l’assessorato alla Cultura del Comune e il Consorzio Verona Tuttintorno e organizzata con il prezioso contributo di Fondazione Cariverona, Fondazione Cattolica Assicurazioni ed Esu di Verona, è stata inserita nel calendario ufficiale della Brain Awareness week ottenendo un risalto internazionale. Oltre 150 neuroscienziati, storici, letterati, filosofi, archeologi, storici dell’arte, psicologi, medici e giornalisti si sono dati appuntamento a Verona per affrontare il tema de “L’attrazione. Dall’uomo all’universo – i magnetismi della vita”. Attorno al festival si è creato un network di soggetti di grande valore. La manifestazione, infatti, è stata realizzata grazie alla collaborazione del Conservatorio Musicale di Verona, dell’Accademia di Belle Arti di Verona, Fondazione Mazzucchelli, Centro Nazionale di Studi Leoapardiani di Recanati, Gruppo Pleiadi, Società Italiana di Neurologia, Gruppo Editoriale Athesis, Associazione Librai Italiani di Verona, La Feltrinelli, Verona Opera Accademy, Educandato agli Angeli, Palazzo Castellani di Sermeti. Infinitamente gode del patrocinio della Brain Awareness Week, dell’Istituto Nazionale di Neuroscienze, dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, Ufficio scolastico regionale per il Veneto del Miur, di Assostampa Verona, Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere e Società Letteraria. Infinitamente, inoltre è stato sostenuto da Vivigas.
I protagonisti. Molti i protagonisti di prestigio intervenuti a questa edizione della rassegna, fra i quali il filosofo e scrittore Gabriele La Porta, il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti a cui si deve la scoperta dei neuroni specchio, il filosofo della scienza Roberto Cordeschi, Tito Arecchi, docente emerito di Fisica all’università degli studi di Firenze, Gian Francesco Giudice fisico teorico ricercatore del Cern di Ginevra, Salvatore Maria Aglioti psicologo e docente alla Sapienza di Roma, Monica Colpi docente di Fisica stellare e Astrofisica relativistica, Domenica Bruni, docente di Psicologia evoluzionistica all’università di Messina, Adriano Fabris, docente di filosofia morale, etica della comunicazioneall’Università di Pisa, John Brucato, docente di astrobiologia all’università di Firenze, Marina Pizzi, ricercatrice di epigenetica e malattie neurodegenerative dell’università di Brescia e Andrea Moro, docente di Linguistica generale alla Scuola Superiore Universitaria ad ordinamento Speciale Iuss di Pavia.
Il “popolo” di “Infinitamente” che ha partecipato alle numerose proposte è composto da 22000 persone. Più di 10.000 spettatori hanno assistito con curiosità e interesse ai 65 incontri dedicati alle questioni scientifiche, alle sfide tecnologiche e alle domande filosofiche più stimolanti che le ultime frontiere della scienza – dalle neuroscienze all’intelligenza artificiale – stanno sempre più sottoponendo alla comunità scientifica e al nostro vivere quotidiano. 150 tra scienziati di livello internazionale e protagonisti del mondo dell’arte e della cultura hanno partecipato a tavole rotonde, interviste, talk show esportando l’università fuori dai luoghi accademici per contagiare la città con temi di grande fascino. Il pubblico ha dimostrato di gradire la possibilità di un confronto diretto con i protagonisti del mondo della cultura e della ricerca dichiarando di avere appreso qualcosa di nuovo in ogni incontro. Quest’anno il festival ha coinvolto numerose classi delle scuole superiori, in particolare dell’ultimo anno dei licei che hanno trovato spunti stimolanti per arricchire la loro preparazione anche in vista degli esami di maturità. Tante le domande accolte con grande disponibilità da tutti i relatori.
Tutto esaurito per gli spettacoli, eventi di musica e teatro ospitati al Teatro Ristori, alla Sala Maffeiana e al Cinema Kappadue. In 3000 hanno partecipato alle varie proposte, dalla proiezione del film inedito “Wuthering Heights – Cime tempestose” di Andrea Arnold, alla canzone napoletana classica, simbolo per eccellezza della passione, in “‘Nu veleno ch’è ddoce” di Enrico de Angelis, dall’incontro con Andrea Cipriani “Ludwing van Beethoven, le sonate per pianoforte e il mistero dell’immorale amata”, al reading musicale “Catalogo ragionato dei turbamenti d’amore e loro impossibili rimedi” di David Riondino, fino al debutto del conduttore televisivo Patrizio Roversi con “Viaggiatore per passione” e alla serata di chiusura del festival condotta dal giocoliere della mente forlivese, Francesco Tesei, abile nel coinvolgere e stupire il pubblico con lo spettacolo “Ming Juggler”.
Grande afflusso di grandi e bambini anche ai laboratori. In più di 2000 hanno partecipato ai laboratori del sabato e della domenica. Momenti ludico-didattici in cui i bambini e gli adulti hanno potuto scoprirsi scienziati in erba, conoscere temi naturalistici – preistorici, scoprire la Luna, improvvisarsi alchimisti, ma anche imparare l’informatica, la matematica e la geometria e creare opere d’arte usando le dita delle mani con la fingerpainting art o conoscere, oltre i libri scolastici, il mito di Giacomo Leopardi.
Successo anche per le cinque mostre in calendario. “Fascino e seduzione. L’eleganza femminile dalle collezioni Mazzucchelli al tempo di Angelo Dall’Oca Bianca” ospitata alla casa di Giulietta, “Giacomo Leopardi e il suo mondo”, realizzata dal Centro nazionale di studi leopardiani all’Educandato agli Angeli, “From earth to the moon” la mostra fotografica a cura del Gruppo Pleiadi, “Uncontainable art. Visioni digitali di Matthew Watkins” sbarcata per la prima volta a Verona e la mostra-installazione “H = N x I / l . Una prospettiva artistica sul magnetismo”. Durante la settimana del festival gli allestimenti al Museo civico di storia naturale, alla casa di Giulietta, all’Educandato agli Angeli e alla Buvette della Gran Guardia hanno attirato 7000 visitatori. Le mostre al Museo civico saranno visitabili fino al 30 giugno con i seguenti orari: da lunedì a giovedì dalle 9 alle 17. Sabato, domenica e festivi dalle 14 alle 18. La mostra allestita alla Casa di Giulietta, invece, sarà visitabile fino al 19 maggio, il lunedì dalle 13.30 alle 19.30 e dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30.
Numeroso anche il pubblico che ha seguito virtualmente il Festival. Oltre 4100 i fans della pagina Facebook mentre sono stati oltre 15 mila coloro che dall’11 al 17 marzo hanno navigato su www.infinitamente.univr.it alla ricerca di spunti, curiosità, risposte a domande su questioni scientifiche, sfide tecnologiche e tematiche di interesse umanistico.
“Infinitamente” è stato ideato e coordinato da Maria Fiorenza Coppari. Il programma degli incontri è stato realizzato con la supervisione scientifica del delegato alla Ricerca di ateneo Guido Francesco Fumagalli. Lo sviluppo è stato affidato a Cinzia Attinà. Si ringraziano tutti i docenti e i ricercatori dell’ateneo e in particolare Guido Avezzù, Marina Bentivoglio, Giovanni Berlucchi, Guglielmo Bottari, Roberto Giacobazzi, Donata Gottardi, Francesca Monti, Silvia Blezza Picherle, Andrea Cipriani, Michele Tinazzi, Gian Paolo Romagnani, Loredana Olivato, Alessandra Tomaselli.