Conoscere e studiare l’esperienza italiana nel campo della tutela della salute mentale, riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale come la più evoluta sul terreno dell’integrazione sociale dei cittadini affetti da disturbi psichici. E’ questa la ragione per cui lo scorso 25 giugno una delegazione indonesiana, composta da parlamentari e medici, ha chiesto di visitare il Centro Oms (Who, Collaborating Centre for Research, Service Evaluation and Training in Mental Health) e il Terzo servizio psichiatrico territoriale del dipartimento interaziendale di Salute Mentale di Verona. La visita al centro scaligero è il punto di partenza di un lavoro che mira al superamento del Pasung, metodo ancora oggi impiegato in Indonesia che prevede l’internamento a vita dei pazienti colpiti da disturbi mentali. Il centro veronese è, infatti, esempio eccellente di una modalità di lavoro incentrata sull’approccio di comunità e sull’associazione fra ricerca e pratica clinica.
Ad accogliere la delegazione il direttore del Centro Oms Mirella Ruggeri, il coordinatore delle Equipes territoriali Francesco Amaddeo e il coordinatore del Centro di salute mentale Tecla Pozzan del Terzo servizio psichiatrico territoriale, assieme ai referenti delle diverse unità di ricerca che fanno capo alla sezione di Psichiatria e alla sezione di Psicologia clinica dell’università di Verona. La giornata è iniziata con la presentazione delle ricerche che vengono svolte a Verona inerenti l’organizzazione dei servizi di salute mentale, l’esito e i fattori genetici, morfo-funzionali cerebrali, clinici e sociali che caratterizzano e influenzano i disturbi psichici e gli aspetti cruciali della comunicazione medico-paziente. Alla delegazione indonesiana sono state, dunque, illustrate l’organizzazione e le attività del Servizio psichiatrico territoriale di Verona sud: i percorsi terapeutici e riabilitativi personalizzati per i soggetti con disturbi psichici, la rete orientata all’integrazione sociale, che comprende il Centro di salute mentale, le attività ambulatoriali, le attività svolte nella comunità, i servizi ospedalieri psichiatrici, le residenze psichiatriche e i gruppi appartamento. La giornata si è conclusa con una visita alle diverse strutture del servizio.