L’università di Verona entra nei primi 800 atenei del mondo. La seconda edizione del QS World University Rankings che classifica le prime 800 università al mondo su un’analisi che ne comprende 3.000 e che si basa essenzialmente sui prodotti della ricerca, vede entrare nella graduatoria quattro nuove università italiane. Oltre a Verona fanno la loro comparsa anche Milano Bicocca, Roma tre e l’università studi di Brescia.
L’ingresso di Verona nella top 800 suggella l’ottima performance dell’università scaligera come testimonia il recente giudizio dell’Anvur, l’agenzia nazionale della valutazione della ricerca universitaria, che ha posto Verona tra le grandi eccellenze della ricerca italiana. L’ateneo scaligero è infatti terzo dietro l’università di Padova e quella di Milano Bicocca, ma soprattutto, Verona ottiene il primato assoluto in medicina. L’indicatore complessivo della ricerca Anvur, che rappresenta una sintesi dei sette indicatori di contesto con quelli di tutti gli atenei, a prescindere dalla dimensione, sono stati valutati (indicatore di qualità della ricerca, di attrazione delle risorse, di mobilità, di internazionalizzazione, di alta formazione, di risorse proprie, di miglioramento rispetto alla precedente valutazione della ricerca degli anni 2001-2003) di assoluta eccellenza per Verona, che presenta un valore pari a 1,646 superiore del 30% rispetto alla quota dimensionale basata sul numero di prodotti attesi pari al 1,265.
Quest’anno rientrano nelle top 800 in tutto 26 atenei italiani e cresce l’impatto della ricerca di queste università in classifica: l'Università di Bologna è in cima alla classifica nazionale (è al 188esimo posto del ranking, lo scorso anno era al 194esimo); seconda La Sapienza di Roma (sale al 196esimo, nel 2012 era al 216). Terzo posto per il Politecnico di Milano (230esimo, lo scorso anno era al posto 244). Quarta postazione per l'università degli Studi di Milano (posto 235, nel 2102 era al 256) e quinta l'Università di Pisa (259esimo posto, era al 314esimo nel 2012). Quattordici delle 26 università italiane in classifica hanno mantenuto o migliorato il punteggio.