Oltre 300 psichiatri da 20 Paesi del mondo fino al 5 ottobre saranno al Polo Zanotto per il decimo congresso internazionale del network europeo per la valutazione dei servizi di salute mentale, Enmesh, european network for mental health service evaluation. Studiosi ed esperti del settore discuteranno su come migliorare l’assistenza psichiatrica al fine di garantire alle persone assistite una qualità di vita che consenta di vivere in modo autonomo, soddisfacente, appagante e piacevole. La conferenza segue il convegno del 2 ottobre “Improving the global architecture of mentale health care” organizzata in onore del professor Michele Tansella, in occasione del suo pensionamento.
Il congresso. Durante le tre giornate di lavori, verranno presentate le migliori e più aggiornate conoscenze su una vasta gamma di argomenti relativi alla ricerca sui servizi e sui trattamenti ritenuti più efficaci che dovrebbero essere forniti ai pazienti curati nei servizi di salute mentale. Particolare attenzione sarà data ai fattori contestuali e di trattamento in grado di produrre i risultati migliori ed il migliore recupero funzionale. In particolare saranno 4 i temi principali affrontati: la riduzione delle disuguaglianze tra aree geografiche, tra persone e nei servizi; gli interventi psicosociali che garantiscono un migliore risultato e una migliore “guarigione”; i cambiamenti nei trattamenti farmacologici; il miglioramento delle capacità comunicative nei servizi di salute mentale. A curare l’organizzazione della conferenza sono Francesco Amaddeo e Corrado Barbui, coordinatori della segreteria scientifica sotto la guida di Mirella Ruggeri presidente dell’Enmesh. Si occupano alla sezione di Psichiatria dell’Università di Verona, in collaborazione con l’Azienda ospedaliera universitaria integrata e con la Ulss20, della ricerca in questo settore di rilevante importanza per la città di Verona e per la Regione Veneto. “Nei 3 giorni di lavori – affermano gli organizzatori – Verona sarà il luogo dove gli esperti potranno presentare e discutere i risultati delle più importanti ricerche sulla salute mentale. Questo avrà una ricaduta rilevante sull’organizzazione dei servizi del nostro territorio e sulle modalità di fornire assistenza a chi ha un disagio psichico. Non dimentichiamo che il centro di ricerca sulla salute mentale di Verona è stato identificato dall’ organizzazione mondiale della sanità come un centro di eccellenza per la ricerca e la formazione a livello globale, ed ha anche ottenuto un riconoscimento di eccellenza a livello nazionale nelle valutazioni comparative tra università italiane. La scelta di tenere questa importante conferenza a Verona è quindi un ulteriore riconoscimento della validità del lavoro fatto finora”. Tra gli altri ospiti internazionali, saranno a Verona Robert Drake dagli Sati Uniti esperto di interventi innovativi sul territorio per le persone con disturbi mentali gravi, Mike Slade di Londra, responsabile di un gruppo di ricerca del King’s College specializzato negli interventi orientati alla guarigione; Martin Knapp della London School of Economics and Social Science, il maggiore esperto di valutazioni economiche nell’ambito della salute mentale.
L’Enmesh è stato fondato nel 1991 sotto gli auspici dell’organizzazione mondiale della sanità, ufficio regionale per l’Europa. Si tratta di una rete di ricercatori attivi nel campo della ricerca e valutazione dei servizi inerenti la salute mentale. Il suo Executive Board è costituito da 10 fra i massimi esperti europei e mondiali del settore. Gli obiettivi dell’Enmesh sono: sviluppare e mantenere una rete di ricercatori attivi nel campo della Ricerca dei Servizi che si occupano di Salute Mentale in Europa; promuovere lo sviluppo e la disseminazione di disegni di studio, strumenti di ricerca, indicatori di esito e di costo-efficacia nella salute mentale, e i più rilevanti indicatori utile per il monitoraggio delle prestazioni di cura; favorire la diffusione dell’informazione sui servizi che si occupano di valutazione della salute mentale in Europa. Oltre 400 ricercatori provenienti da diversi paesi dell’Europa Occidentale ed Orientale sono registrati in questa rete, tra cui molti ricercatori leader del settore.