"Siamo in una situazione molto confusa e instabile, ma possiamo ancora scrivere il nostro futuro". Questa è la diagnosi di Ilvo Diamanti, sociologo e docente all'università di Urbino, emersa nella presentazione del suo libro “Un salto nel voto. Ritratto politico dell'Italia di oggi”. L'incontro si è svolto nella sala Montanari di Piazzetta Rubiani ed è stato organizzato dalla fondazione Masi in collaborazione con la Società letteraria di Verona. L'evento è stato l'occasione per un colloquio sulla situazione politica e sociale del nostro Paese tra l'autore e Marzio Breda, editorialista del Corriere della sera.
La presentazione. L'appuntamento si è aperto con i saluti di Ernesto Guidorizzi, vicepresidente della Società letteraria, e di Sandro Boscaini, vicepresidente della fondazione Masi. Entrambi hanno sottolineato il momento drammatico dell’Italia, augurando al pubblico di trovare nell’incontro spunti di riflessione e un’opportunità di approfondimento. Numerosi i temi trattati durante la conversazione. Gli interlocutori si sono concentrati sul problema dell’instabilità politica emersa dopo l’ultima elezione legislativa, con un parlamento diviso in tre minoranze costrette ad una difficile convivenza. Per il sociologo questa disgregazione all’interno delle istituzioni riflette la frammentazione della società, in passato riunita al momento del voto attorno a due blocchi contrapposti ma stabili. Questa situazione inedita rende problematica ogni previsione del futuro, oltre a complicare la realizzazione di un progetto politico a lungo termine oggi non più rimandabile. Diamanti ha infatti riconosciuto la ricchezza di una collettività vivace e magmatica, capace di arrangiarsi in maniera indipendente dallo Stato, ma il ricercatore ha anche sottolineato le difficoltà economiche causate dalla globalizzazione e il bisogno da parte della società civile di un supporto istituzionale. Per Diamanti “dobbiamo rassegnarci a farci governare e a darci delle regole: occorrono un sistema elettorale efficace, dei comitati organizzati da persone che abbiano la capacità di fare una buona politica ed è necessario formare leader competenti”. Nell’esame dello studioso non vi sono solo elementi negativi: in una fase di lavori in corso e di grandi manovre ognuno di noi può contribuire alla ricostruzione del paese.
Il libro. Il saggio è una raccolta di contributi riuniti e curati da Ilvo Diamanti con la collaborazione di Fabio Bordignon e Luigi Ceccarini. Le ricerche sono state condotte dal gruppo di lavoro del sociologo e da alcuni specialisti dell'analisi del voto, tra i quali Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, Istituto di ricerche di mercato e sondaggi d’opinione, e Antonio Nizzoli, direttore dell'osservatorio di Pavia per la ricerca e l’analisi della comunicazione. "Il libro – spiegano gli autori – esamina il voto di febbraio di quest’anno, concentrandosi sui cambiamenti avvenuti nella politica e nella società italiana: dopo una lunga stagione di stabilità e di continuità elettorale, ci troviamo in una situazione di imprevedibilità e incertezza. Il 40% degli elettori ha mutato il proprio voto rispetto al 2008, mentre i due partiti più forti sono ora erosi da una terzo soggetto, il movimento cinque stelle, e dall’astensione. Così, il risultato delle urne ha riprodotto e quasi moltiplicato le divisioni che attraversano la società, consegnando al paese tre diverse minoranze in conflitto tra di loro". Le mappe riportate nei diversi capitoli del volume aiutano con chiarezza e semplicità a restituire l’immagine della destrutturazione dell’assetto geopolitico italiano.
4 novembre 2013