La politica, il giornalismo e la crisi. Questi i temi trattati da Luca Telese, giornalista e conduttore di Matrix, intervistato domenica pomeriggio alla libreria Feltrinelli da Thomas Ducato, responsabile dell'informazione di FuoriAula Network, la radio del nostro ateneo. L'incontro è stato l'occasione per presentare lo spettacolo "Romanzo italiano, un'orazione per immagini e video sull'Italia, la politica e il potere nell'anno della grande crisi" portato in scena dallo scrittore.
Sulla crisi economica. "La fantasia è l'unica cosa che cambia le regole del conflitto così come è stato posto. – ha esordito Telese – La cultura, le idee innovative sono la cosa che ci può portare fuori dalla crisi. Manca però una classe politica capace di raccogliere questa sfida e portare a frutto queste opportunità. Seppure la politica abbia perso dignità e non abbia rispettato la sua missione, la colpa non è solo della casta, ma anche dell'elettore". Per Telese infatti non esiste solo "un mondo di puri ed eroi che è stato rappresentato da un gruppo di politici corrotti. La debolezza di questo Paese stà nel suo difficile rapporto con la classe dirigente: vogliamo la purezza, ma ogni tanto non ci dispiace qualche favore".
Numerose le domande rivolte a Telese da un pubblico, composto in larga parte da giovani, particolarmente interessato al mestiere del giornalista e al suo ruolo nella nostra società. "Una professione che l'avvento di Internet – ha ricordato Telese – ha trasformato radicalmente: il giornalista non è più colui che dà la notizia per primo. Il suo compito oggi più che mai è quello di spiegare ciò che è accaduto e perché. Rimane, quindi, la necessità dell'analisi della connessione tra le cause e gli effetti".
Lo spettacolo. Si intitola "Romanzo italiano, un’orazione per immagini e video sull’Italia, la politica e il potere nell’anno della grande crisi" lo spettacolo di Luca Telese con la regia di Roberto Totola. Nello spettacolo, promosso dalla fondazione Aida e andato in scena domenica sera al teatro Filippini di Verona, lo scrittore ripercorre personaggi e fatti di una stagione politica nazionale, quella attuale, in una successione alternata di parole e immagini. Per il giornalista il teatro è il luogo del contatto diretto in cui si può raccontare ciò che altrove, ad esempio in televisione, non si può narrare. "C'era come un filo di storie che mi portavo dietro che, insieme agli amici della fondazione Aida, pensavamo potesse essere raccontato. – ha spiegato Telese – Abbiamo creato un racconto per immagini in cui i fatti televisivi sono solo il punto di partenza per raccontare storie che solitamente non si narrano. Un'idea che utilizza il teatro, il tempo e lo spazio della comprensione, come una dimensione e un'opportunità in più per analizzare e capire i fatti".
28/01/2014