Il sistema formativo veronese punta all’internazionalizzazione in virtù di una naturale vocazione cittadina che si concretizza in diversi settori dell’economia, dal turismo alla cultura, dall’industria al commercio. Seguendo tale realtà, l’università di Verona ha siglato un accordo con l'Esu di Verona, Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, fortemente ricercato e voluto dall’intero Consiglio di amministrazione, al fine di promuovere l’insegnamento della lingua cinese del dipartimento di Lingue e letterature straniere dell’ateneo scaligero diretto da Roberta Facchinetti.
In applicazione della convenzione tra i due enti, il dipartimento di Lingue e letterature straniere attiva – con priorità per il corso di laurea triennale in “Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale” e per la magistrale in “Lingue per la comunicazione turistica e commerciale” – un corso di alfabetizzazione di lingua cinese della durata di sessanta ore che comporta l’attribuzione di 5 crediti formativi ed un corso di post alfabetizzazione di lingua cinese della durata di quaranta ore che comporta l’attribuzione di 4 crediti formativi. La domanda di partecipazione deve essere presentata entro il 24 aprile all’unità operativa didattica di lingue e letterature straniere. Nella selezione sarà data la priorità agli studenti della laurea magistrale tenendo conto degli esami superati e dal voto conseguito.
La convenzione, i cui costi sono interamente coperti dal contributo erogato da Esu Verona atto a coprire tre cicli d’insegnamento, prevede inoltre un periodo di stage formativo in territorio cinese di 15 giorni per ciascuna delle tre annualità. Tale azione, in rapporto di funzionalità e complementarietà rispetto ai corsi attivati, sarà organizzato da Esu Verona e coinvolgerà ogni anno un numero massimo di 10 tra gli studenti partecipanti ai corsi.
“Questa convenzione è un ulteriore momento di collaborazione tra Università ed Esu per erogare servizi in favore della nostra comunità studentesca – ha spiegato il rettore Nicola Sartor – questa iniziativa nasce dall’integrazione tra ciò che il dipartimento di Lingue e letterature straniere propone in termini di offerta formativa e il supporto organizzativo ed economico dell’Esu scaligero. L’obiettivo è quello di rendere sempre più competitivi i nostri studenti che lavoreranno in un mondo sempre più globalizzato”.
“Si tratta di un passaggio fondamentale – ha commentato il presidente Domenico Francullo – perché apre un nuovo orizzonte per l’università di Verona e di conseguenza una interessante opportunità per il tessuto produttivo veronese che ha in essere o prevede di attivare relazioni commerciali con la Cina. Ancora una volta Esu, grazie alla stretta collaborazione con l’università di Verona, è in grado di offrire agli studenti il supporto economico-formativo utile per poter sfruttare opportunità professionali che uno Stato come la Cina può riservare, senza avere l’esigenza di recarsi presso altri atenei per assecondare il proprio desiderio di apprendimento”.
“Il cinese è ora la settima lingua straniera offerta dal dipartimento di Lingue e letterature straniere, accanto a inglese, francese, tedesco, russo, spagnolo e catalano – precisa Roberta Facchinetti, direttore del dipartimento – l’ampliamento della nostra offerta formativa si è reso necessario non solo perché questa lingua è parlata da oltre un miliardo e trecento milioni di persone, ma anche perché la Cina ha assunto una posizione strategica e primaria nel panorama economico e geopolitico mondiale. Conoscere la lingua cinese diviene quindi sempre più importante sia per migliorare le proprie prospettive di lavoro che per sviluppare una conoscenza più profonda e consapevole della nostra società multiculturale”.
11/04/2014