Promuovere una reale consapevolezza delle opportunità sociali ed economiche presenti nel continente africano. Sono questi i temi della seconda edizione dell' African Summer School, presentata domenica 3 agosto e in programma fino al 10 agosto a Villa Buri. Per sei giorni, quaranta giovani studenti, laureati, laureandi e cooperanti, tra cui sei veronesi, si formeranno su storia, cultura ed economia del continente africano con l’obiettivo di cogliere e sfruttare le nuove opportunità presenti in questi territori. Il corso di formazione è organizzato dall’associazione veronese Africasfriends, con il patrocinio del Comune e dei dipartimenti Tempo, spazio, immagine e società e Scienze della vita e della riproduzione. L’iniziativa è stata realizzata con il contributo dell’assessorato comunale alle pari opportunità, della Banca Popolare di Verona, di Ria Money Transfer, della Fondazione Nigrizia, della Uil e dell’Ital nazionale.
"È stata anche quest'anno – spiega Fortuna Ekutsu Mambulu, fondatore e direttore dell’African Summer School – un'inaugurazione molto emozionante tenuta a battesimo dall'onorevole Cecile Kyenge nella sua veste di parlamentare europea. Un'inaugurazione diversa, perché sul palco hanno parlato i due professori africani che abbiamo invitato e che insegnano Storia dell'Africa e Afrobusiness. Sul palco è salita anche Simone Banyiyezako, una delle ragazze che ha vinto, con la sua idea di business, il terzo premio dell' African Summer School l'anno scorso e che a settembre tornerà in Burundi per realizzare il suo progetto. La cerimonia ha avuto un bel sostegno da parte del pubblico che è apparso emozionato ancora una volta per il progetto, per quello che facciamo e per quello che per il secondo anno consecutivo siamo riusciti a realizzare a Villa Buri".
Dalla formazione al business plan. Dopo aver concluso la frequenza alle lezioni, gli studenti iscritti al corso di formazione elaboreranno una tesina o un business plan su una micro impresa sostenibile. Il progetto vincitore riceverà i finanziamenti necessari alla realizzazione dell’attività imprenditoriale ideata. Un riconoscimento che risponde all'obiettivo dei fondatori della scuola, nata per valorizzare le eccellenze italiane di piccola e media impresa capaci di portare innovazione nei mercati africani.
06.08.2014