Il dipartimento di Informatica dell'università di Verona polo internazionale di riferimento per gli studi in ambito informatico. Lo ha decretato la commissione europea Euromicro, che dal 1973 promuove il trasferimento tecnologico nel campo dell' Ict, scegliendo Verona come contesto ideale in cui far convergere specialisti del settore provenienti da tutto il mondo. Dal 27 al 29 agosto, infatti, l'ateneo scaligero ospiterà e sarà capofila della conferenza Digital System Design, Dsd – Software Engineering and Advanced Applications, Seaa. Abbiamo chiesto a Davide Quaglia, ricercatore di Sistemi di elaborazione delle informazioni e coordinatore scientifico della prossima edizione del convegno, di darci un'anticipazione dei contenuti del convegno e di spiegarci le ragioni dell'eccellenza della ricerca in ambito di Ict di ateneo.
Quali sono le ricerche e gli ambiti di studio in cui il nostro ateneo primeggia e che saranno presentate in occasione del convegno?
Si è scelto di ospitare il convegno a Verona perché il dipartimento di Informatica è certamente in una posizione di eccellenza per tutto ciò che riguarda la creazione di sistemi in cui elettronica, comunicazioni, informatica e componenti fisiche (ad esempio meccaniche) sono fortemente integrate. In termini tecnici si parla di "Sistemi Embedded" e "Sistemi Ciber-fisici". Le applicazioni concrete direttamente collegate a questi temi sono l'automazione industriale, la robotica, l'informatizzazione dell'automobile (automotive) e tutte quelle applicazioni rivolte a rendere più intelligenti gli aspetti più importanti della nostra vita quotidiana come la casa, i trasporti, l'energia e lo smaltimento dei rifiuti.
In che modo a Verona questa eccellenza della ricerca si traduce in qualità della didattica?
Tutti i docenti e i ricercatori del dipartimento di Informatica sono fortemente motivati a portare nell'ambito della didattica i risultati della ricerca. In particolare, le varie lauree magistrali offerte dal dipartimento di Informatica sono state create sulla base delle eccellenze scientifiche identificate all'interno del dipartimento stesso. Infine, la laurea magistrale in Ingegneria e Scienze informatiche contiene un percorso esattamente focalizzato sui sistemi embedded oggetto della conferenza internazionale. Non è un caso che un discreto numero di studenti abbiano aderito alla proposta di dare una mano alla gestione organizzativa della conferenza. I i ragazzi sentono che buona parte di quello che studiano proviene da conferenze come questa.
Perché studiare informatica oggi?
E' da più di quarant'anni che l'informatica sta cambiando la nostra vita e continua ad avere un enorme potenziale di sviluppo. Uno dei principali motivi che guidano le scelte di studio è senza dubbio la prospettiva lavorativa. Su questo punto io credo che non ci saranno mai disoccupati tra quelli che studiano informatica. Spostandoci su un altro piano, ho sempre ritenuto che l'informatica potesse preservare nelle persone l'attitudine alla multi-disciplinarietà. Infatti l'Informatica da sola non serve a nulla, l'Informatica è sempre applicata a qualcosa e questo permette di mantenere vivo l'interesse su tante cose.
Cosa si aspetta il nostro ateneo e cosa si aspettano i nostri ricercatori dalla due giorni all’insegna della Computer Science?
La conferenza Dsd -Seaa sarà una splendida occasione per fare incontrare 250 ricercatori provenienti da tutto il mondo per assistere reciprocamente alla presentazione di risultati scientifici e, attraverso la discussione, per creare nuove idee e per affrontare nuove sfide. E' curioso il fatto che, nonostante oggi tutti i prodotti della ricerca siano su Internet, si continuano a fare conferenze "dal vivo". La motivazione è proprio questa. Inoltre, questa edizione della conferenza sarà un'ottima opportunità per l'ateneo e la città di Verona per farsi conoscere al mondo, sia dal punto di vista scientifico sia da quello culturale.
06.08.2014