Come fare la storia politica dei movimenti lesbici, gay, bisessuali e transgender? È questo uno dei quesiti alla base del seminario “Movimenti Lgbt – modelli, strategie, etica della ricerca in contesto militante”, che si terrà mercoledì 24 settembre alle 15 nell’aula riunioni di Palazzo Zorzi. L’evento apre il ciclo seminariale “Modus operandi” del centro di ricerca di ateneo PoliTeSse. Ospite del primo incontro sarà il borsista Maie Curie Massimo Prearo. «L’incontro verterà sulla ricerca in corso nell’ambito della borsa Marie Curie sull'attivismo omosessuale italiano. Prendendo spunto anche dalle mie ricerche precedenti sui movimenti francesi, proporrò una riflessione sulla storia di questi movimenti per capire le dinamiche che hanno portato all’emergenza dell’azione collettiva lesbica, gay, bisessuale e transgender (Lgbt) e, quindi, alla politicizzazione della sessualità nel contesto storico e politico delle democrazie europee. Allo stesso tempo, cercheremo di interrogare i metodi della ricerca in un contesto militante e le strategie di posizionamento dei ricercatori sul campo e nello spazio pubblico». Nel corso dell’evento, Massimo Prearo si confronterà con Elisa A.G. Arfini, sociologa e ricercatrice dell’Università di Bologna.
Il ciclo di incontri. «Il centro di ricerca PoliTeSse , è nato nell'aprile 2012 con una natura ibrida – afferma Lorenzo Bernini, direttore scientifico del centro e ricercatore di Filosofia politica – La declaratoria che apre il suo regolamento prevede infatti che i suoi membri siano impegnati non soltanto nello studio dei fenomeni della sessualità, ma anche nella promozione dei diritti delle cosiddette "minoranze sessuali" (donne, lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, intersessuali, asessuali). In un certo senso, il ciclo di seminari "Modus operandi", programmato per quest'anno accademico, rappresenta per il Centro un'interrogazione autocoscienziale. Ad essere problematizzato sarà infatti il metodo di chi fa ricerca sulle minoranze sessuali senza volerle rendere meri "oggetti" di studio ma riconoscendone lo statuto di "soggetti" che pretendono e meritano riconoscimento sociale. E inoltre il posizionamento di chi fa ricerca sui fenomeni relativi alla sessualità nell'Accademia italiana, che troppo spesso si dimostra poco accogliente verso gli studi femministi, i Gender Studies e le Queer Theories. Sintomaticamente, ad aprire il ciclo di seminari sarà, con Elisa A.G. Arfini, Massimo Prearo, vincitore di una prestigiosa borsa europea Marie Curie: sia nell'ambito della ricerca, sia nell'ambito della politica, da decenni l'Europa chiede all'Italia un rinnovamento che tarda ad arrivare».
22.09.2014