Una giornata all’insegna della cultura aziendale con il convegno “La continuità dell’impresa oltre la crisi”. L’appuntamento si terrà venerdì 28 novembre, dalle 9, nell’aula magna del dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona. Promotori il dipartimento di Scienze giuridiche, Piccola industria di Confindustria, Avc, Associazione veronese dei concorsualisti e Apindustria, Associazione piccole e medie imprese della provincia di Verona in collaborazione con Office Automation, azienda di Information tecnology. L’evento è patrocinato dall’Ordine degli avvocati veronesi e dall’Ordine degli ingegneri di Verona e provincia.
Ad aprire il convegno saranno i saluti istituzionali di Nicola Sartor, rettore dell’ateneo, Donata Gottardi, direttrice del dipartimento di Scienze giuridiche, Luciano Barana, presidente Piccola industria di Confindustria e Silvia Zenati, presidente dell’Avc. Il convegno prevede due sessioni. Quella mattutina, dalle 9.30 alle 13, avrà come tema “Il concordato preventivo con continuità aziendale”, mentre nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, si terrà una tavola rotonda su “Le strategie aziendali per garantire la continuità dell’impresa in crisi”.
"La continuità dell'impresa in crisi – spiega Federica Pasquariello, docente di Diritto Commerciale – è tema che merita approfondimento sia sotto il profilo giuridico, alla luce della recente introduzione nel corpo della legge Fallimentare del tipo di concordato con continuità aziendale disciplinato dall'art.186 bis LF, sia dal punto di vista economico, in quanto la stabilità aziendale deve essere sempre sorretta da un adeguato piano industriale. Il tutto inquadrato in una nuova strategia aziendale, senza la quale il risanamento non ha concrete probabilità di realizzarsi". A Verona dal settembre 2012 a oggi si è registrato un aumento esponenziale delle richieste di concordato. Al Tribunale scaligero si è passati dalle 1,2 richieste l’anno a oltre 100. In alcuni casi si è verificato un abuso di questo strumento che ha avuto rilevanti conseguenze anche sulle imprese sane, che sono andate in sofferenza per il mancato incasso di crediti, piuttosto che per l'incapacità di pagare i debiti. La difesa del valore aziendale, inoltre, presuppone una tempestiva emersione della crisi, perché solo affrontandola prima che diventi irreversibile, ci sono concrete possibilità di riuscire a risolverla adeguatamente.
RD
25.11.2014