Diego Bazzucco, Marta Mischi e Martina Vivirito Pellegrino. Sono i tre studenti di Giurisprudenza dell’ateneo vincitori del premio nazionale Giuseppe Sperduti 2014 indetto da Sioi, Società italiana per l’organizzazione internazionale. Il concorso prevedeva una gara di simulazione processuale su un caso pratico sull’applicazione della Convezione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Tema dell’edizione di quest’anno era il “Matrimonio e famiglia: il diritto a sposarsi, a fondare una famiglia e avere una vita familiare. Diritti fondamentali di ogni individuo o solo dell'eterosessuale?”. La premiazione è avvenuta lunedì 1 dicembre nella sede Sioi di Roma. I tre studenti hanno ricevuto un premio in denaro di 1000 euro e la segnalazione per un periodo di tirocinio presso la Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo.
“Il concorso – ha spiegato Diego Bazzucco – ci è stato presentato durante il corso di Diritto internazionale progredito tenuto da Maria Caterina Baruffi, docente di Diritto internazionale, come un modo per focalizzarci e approfondire il tema dei diritti umani. La nostra forte passione in questo settore ci ha spinti a formare un team di lavoro per mettere a frutto le nostre competenze individuali, dal diritto di famiglia al diritto internazionale privato per finire con il diritto umano. La sintonia tra di noi ha fatto la differenza tanto che la commissione finale è stata molto entusiasta del nostro lavoro”.
“È la prima volta – ha sottolineato Maria Caterina Baruffi – che l'università di Verona arriva prima a questo importante premio aperto a tutti gli atenei italiani dove si insegnano discipline giuridiche. I tre studenti vincitori hanno seguito quest’anno il mio corso dove abbiamo trattato lo studio della tutela internazionale dei diritti umani e della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. I ragazzi, considerato l'impegno e la preparazione richiesta, sono stati assistiti anche da Isolde Quadranti del Centro di documentazione europeo e Cinzia Prearo, dottoranda di Diritto dell'Unione europea e partecipante all'edizione 2011 del premio”.
05.12.2014