Non ho l’età, Sera, La pioggia, Chiamalo amore e Giovane vecchio cuore. Questi alcuni dei grandi successi cantati al festival di Sanremo da Gigliola Cinquetti, ospite nell’ateneo veronese mercoledì 10 dicembre, dalle 11.50 alle 13.30, nell’aula 2.1 del Polo Zanotto. Vincenzo Borghetti, docente di Musicologia e storia della musica, ha dialogato all’interno del suo corso sul festival della canzone italiana, con lei e Luciano Teodori, giornalista e marito dell’artista. Al centro della lezione l’evento sanremese come strumento per comprendere e analizzare le coordinate ideologiche, sociali e culturali dell’Italia repubblicana.
“Modugno era simbolo dell’italiano solare – ha affermato la Cinquetti – mentre io ero la donna giovane, moderna ed elegante che si contrapponeva alle pin-up americane. Nel blu dipinto di blu e Non ho l’età restano le canzoni più rappresentative di Sanremo, ma anche di un’Italia che si faceva apprezzare agli occhi di tutto il mondo il nostro paese era al centro dell’universo culturale, avrebbero potuto dichiarare Sanremo patrimonio dell’umanità. Anche oggi non abbiamo ben chiara la responsabilità dell’essere italiani, dopo geni come Raffaello, Michelangelo, ma anche Vittorio De Sica e Federico Fellini, pensiamo di poter vivere di rendita, ma al contrario dobbiamo rimboccarci le maniche ed emulare il loro ingegno e la loro creatività”.
Vincenzo Borghetti ha poi sottolineato come l’arrivo della televisione in Italia a metà degli anni cinquanta e la sua diffusione negli anni sessanta, abbia cambiato radicalmente il Festival della canzone italiana e la società italiana. “I media cambiano, cambia la loro importanza, la loro incidenza nella vita sociale italiana e queste trasformazioni si ripercuotono anche nella forma delle canzoni e sulle performance degli artisti. Esempio emblematico è il passaggio da radio a televisione nel 1955, dove la musica diventa sempre più vista, l’orchestra non prova più con il cantante, ma abbiamo principalmente prove tecniche televisive. C’è una centralità del mezzo televisione”.
11.12.2014