Ricerca congiunta tra i dipartimenti, i centri di ricerca dell’ateneo, le imprese e gli enti pubblici e privati. Questo è l'obiettivo del bando di ateneo “Joint Projects 2015” presentato sabato 7 marzo nell’aula magna del Polo Zanotto. Una mattinata in cui il mondo dell’università e quello di aziende ed enti si sono incontrati per confrontarsi e collaborare a progetti congiunti attraverso il coinvolgimento di ogni settore e area disciplinare dell'università. La presentazione del nuovo bando ha aperto ufficialmente UniVeronaXexpo, il cartellone di eventi proposti dall’università di Verona in occasione dell’Esposizione universale di Milano.
Cinque i progetti presentati al Polo Zanotto, tutti in ambito agroalimentare e finanziati per metà dall’ateneo e per metà da imprese. Dopo l'apertura ufficiale dei lavori da parte del rettore Nicola Sartor e del delegato alla Ricerca Mario Pezzotti, si sono succeduti sul palco gli artefici dei progetti, scienziati e imprenditori e rappresentanti delle aziende. Insieme hanno raccontato al pubblico presente in sala perchè e in che modo nasce un Jp e quanto fruttuosa può essere la collaborazione tra università e aziende. Tra i Joint Projects nati nei laboratori del dipartimento di Biotecnologie la chewing-gum dotata di azione antibatterica e il formaggio all’alga in grado di stimolare la fisiologia e il sistema immunitario umano. E ancora. La pasta e il pane a prova di celiachia, grazie a una tipologia di frumento che non ha effetti tossici su chi soffre di questa patologia e il progetto che mira all’ottenimento di biomasse disidratate di lievito attraverso processi di produzione migliorati e di procedure per la verifica della purezza e dell’identità di un lievito probiotico già presente sul mercato. Dal dipartimento di Scienze della Vita e della Riproduzione è nato, invece, lo studio su nuovi composti con attività simili a quelle indotte da una riduzione dell’apporto calorico, al fine di utilizzarli nella prevenzione della sindrome metabolica. Un progetto che ha quale fine ultimo quello di agire contro i processi patologici che insorgono nell’invecchiamento.
Alla presentazione è intervenuto anche il rettore Nicola Sartor "Join Project – ha detto – è un bando per noi molto importante, vengono investite sempre maggiori risorse per finanziare i progetti tra università, imprese ed enti e stiamo inoltre avendo un successo crescente in termini di adesioni. L’università di Verona vuole interagire molto con il territorio e le imprese della zona”.
“Il Joint Project è un’iniziativa che consente agli enti di ricerca e alle aziende di interagire con l’università o, ancor meglio, all’università di interagire con il mondo esterno – ha aggiunto Mario Pezzotti – A partire dal 2005, grazie a questa iniziativa, sono stati cofinanziati 158 progetti per un importo complessivo, tra università e aziende, di circa 17 milioni di euro e il coinvolgimento di oltre 180 imprese ed enti. Il lancio di questo progetto per noi è molto importante. La collaborazione tra aziende e università nasce in un ambiente fiduciario, l’università non è più una torre d’avorio, dove i ricercatori svolgono ricerche che molto spesso non sono percepibili dal mondo esterno. Vogliamo che sempre di più sia evidente il ruolo centrale dell’università, fatta dagli uomini, e gli uomini in questo caso sono i ricercatori”.
10.03.2015