Il rettore Nicola Sartor, nella foto con il direttore artistico delle rassegna Alessandro Anderloni, il 30 agosto ha premiato i vincitori del ventunesimo Film Festival della Lessinia, concorso cinematografico internazionale esclusivamente dedicato a cortometraggi, documentari, lungometraggi e film di animazione sulla vita, la storia e le tradizioni in montagna. Per il primo anno il festival ha visto la partecipazione dell’Università di Verona, collaborazione destinata a durare anche nelle prossime edizione della rassegna.
I vincitori. A vincere il Lessinia d’Oro 2015, premio destinato al miglior film, è Sonthar Gyal con “Gtsngbo”, mentre il Lessinia d’argento per la migliore regia è stato assegnato a Vahram Mkhitaryan con “Mleczny Brat”.
Durante la manifestazione sono state presentate 60 opere provenienti da 26 Paesi di tutti i continenti, molte delle quali in anteprima italiana, proiettate nella suggestiva cornice di Bosco Chiesanuova, dal 2007 sede del festival.
Grazie alla collaborazione con l’università per il ciclo "Parole alte", è nato l’evento “Tibet e ritorno. Filosofia dell’altezza”, organizzato dall’ateneo con la filosofa e docente Adriana Cavarero e il contributo di Andrea Rodighiero docente di Lingua e letteratura greca dell’università intorno al viaggio fotografico in Tibet del docente di ateneo Giuseppe Sandrini e Aldo Ottaviani. "L'esperienza della collaborazione al ventunesimo film festival – ha detto Adriana Cavarero – ci auguriamo prosegua nel 2016 vista l'importanza e l'eccellenza che questo festival ha confermato anche in questa bellissima edizione. Un grazie speciale al direttore del Festival Alessandro Anderloni e al suo staff appassionato e professionale".
1.09.2015