Sempre più studenti scelgono di studiare scienze delle attività motorie e sportive. L'aumento degli iscritti al test di ammissione conferma il crescente interesse verso l’offerta formativa dell’ateneo veronese in questo ambito. Quale è la ragione? La possibilità di svolgere in modo coordinato un’esperienza di formazione scientifica con un forte connotato esperienziale.
Quasi 600 le aspiranti matricole che, lunedì 7 settembre, sono state impegnate a risolvere gli 80 quesiti del test di ammissione al corso di laurea triennale. 226 i posti disponibili, di cui 5 per gli atleti azzurri ed ex azzurri. Gli studenti, al termine delle due ore a disposizione per la prova, sono sembrati mediamente soddisfatti del loro esame. Il test era composto da 20 domande di chimica, 20 di fisica, 20 di matematica e 20 di lingua inglese (livello A2). I risultati saranno disponibili lunedì 14 settembre sul sito dell’università.
“I numeri– commenta Federico Schena, presidente del Collegio didattico di Scienze motorie- sono un segno tangibile dell’interesse verso il corso di laurea in Scienze delle attività motorie e sportive. Gli studenti apprezzano il percorso didattico che mira al conseguimento di una solida base scientifica attraverso laboratori, esperienze di tirocinio in stretto collegamento con il territorio, percorsi elettivi in ambiti specifici, cui si coniuga, in modo coordinato, una formazione scientifica, sportiva e di attività fisica per la salute e il benessere. Scienze motorie collabora con gli enti pubblici e privati e con le aziende ospedaliere territoriali”.
Alcuni studenti e studentesse intervistati, provenienti da una formazione umanistica, hanno deciso di iscriversi al test mossi dalla consapevolezza che per praticare e insegnare attività motoria e sportiva sia necessaria una formazione scientifica valida e una ricerca applicata costante. I ragazzi hanno inoltre sottolineato che l’area Scienze motorie di Verona gode di una positiva considerazione degli studenti in corso e di quelli già laureati.
08.09.2015