"Percorsi e racconti in migrazione: l'approccio transculturale in psichiatria e ipotesi per interventi innovativi". Questo il titolo dell'appuntamento che si è svolto il 22 ottobre al policlinico di Borgo Roma. Il seminario, inserito nei periodici incontri sul tema dell’etnopsichiatria della Scuola di specializzazione in Psichiatria, ha visto la partecipazione di operatori con formazioni professionali differenti, come medici psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali e sociologi, che hanno permesso uno scambio di informazioni e un confronto sull'argomento.
Durante l'incontro Giulia Valerio, presidente e socia fondatrice di MetisAfrica onlus di Verona, ha presentato l’attività di consultazioni etnocliniche e i programmi di formazione che da più di dieci anni svolge sul territorio veronese e nazionale. MetisAfrica ha, infatti, costituito un gruppo di consultazione, formato da psicoterapeuti, psichiatri, psicologi, insegnanti, psicomotricisti, assistenti sociali e mediatori culturali, che accoglie adulti e minori stranieri segnalati dai servizi, dagli insegnanti, dai legali o da altre agenzie o persone. Nell'incontro sono stati presentati i principi di base dell’etnoclinica, dalle origini agli sviluppi attuali in risposta anche alle sempre più frequenti richieste del territorio e delle Istituzioni.
Il dibattito, che ha coinvolto tutta l’equipe presente, si è soffermato, in particolare, sui rapporti tra l’etnopsichiatria francese, con riferimento a Tobie Nathan e successivamente a Marie Rose Moro, e l’etnopsichiatria italiana, con il lavoro di Piero Coppo e Roberto Beneduce. L’esperienza maturata dall’equipe di MetisAfrica nei numerosi viaggi presso la popolazione Dogon del Mali, ha portato a una riflessione condivisa sui rapporti della psichiatria con la medicina tradizionale nelle popolazioni africane.
L’equipe ha presentato alcuni casi clinici che hanno fornito ulteriore materiale di discussione tra i presenti, che ha permesso di raccogliere spunti interessanti per lo sviluppo di nuove competenze negli interventi che il Servizio Psichiatrico di Verona sta già effettuando con pazienti che provengono da altre culture.
29.10.2015