Buon giornalismo e nuovi media sono stati i temi centrali dell'intervento di Ferruccio de Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e de Il Sole 24 Ore, presidente Vidas e della casa editrice Longanesi, intervenuto il 2 novembre all'università di Verona in occasione dell'incontro “La comunicazione nel mondo globalizzato: i giornali, la rete e i media nella formazione della pubblica opinione”.
Il prossimo appuntamento del ciclo “Luci e ombre nella comunicazione umana” , dal titolo “Geni e imbonitori nella comunicazione pubblicitaria”, è in programma il 9 novembre alle 17.30 nell'aula T2 del Polo Zanotto e avrà come ospite Oliviero Toscani, fotografo di fama internazionale. L'evento sarà coordinato da Tiziana Cavallo, responsabile dell’area Comunicazione integrata di ateneo e docente di Teorie e tecniche della comunicazione multimediale.
L'incontro con de Bortoli, che ha visto una ampia partecipazione di studenti e cittadini, è stato coordinato da Franco Fummi, direttore del dipartimento di Informatica dell’ateneo veronese. Durante il suo intervento, il noto giornalista ha analizzato la situazione del giornalismo, soffermandosi in modo particolare sulla rete, sui cambiamenti che ha portato in termini di informazione e sui rischi associati all’uso del web e dei social network. “E’ necessario che i lettori riconoscano che la rete quasi mai fornisce una rappresentazione reale dell’opinione pubblica – ha spiegato de Bortoli, – ma che essa la plasma, edulcorando alcuni aspetti e nascondendone altri. La rete facilita il contatto tra le persone, ma l'informazione online raramente è organizzata per senso e selezione e spesso vengono tralasciati elementi fondamentali per avere una visione completa della realtà”. A conclusione del suo intervento de Bortoli ha sottolineato l’importanza di investire sul futuro rappresentato dai nuovi media, ricordando che “le tecnologie vanno governate, non subite”.
03.11.2015