Torna anche quest’anno, il 27 e 28 novembre, il convegno ‘Le radici dei diritti’. L’iniziativa, giunta all’undicesima edizione, è promossa grazie alla sinergia fra tre dipartimenti e il Comitato unico di garanzia dell’ateneo e con la preziosa collaborazione di numerosi insegnanti delle Scuole superiori veronesi. L'appuntamento è rivolto agli studenti, per offrire loro analisi e testimonianze in materia di diritti politici, sociali e di cittadinanza. Al centro dell’edizione 2015, organizzata con il Cestim, una delle questioni di grande attualità per il nostro paese e più in generale per l’Europa, il tema dei migranti da cui prende spunto il titolo della due giorni "Migrare per vivere".
“La dimensione del fenomeno – spiega Roberto Leone, docente di farmacologia e tra gli organizzatori del convegno – è di fronte agli occhi di tutti, anche grazie alle immagini televisive e ai resoconti dei giornali che documentano i drammi umani delle persone costrette a migrare, scappando da persecuzioni, guerre, malattie e miseria. Per questo il tema che abbiamo proposto ha riscosso un notevole interesse tra le scuole. Sono, infatti, circa 700 gli studenti che parteciperanno alle giornate di venerdì e di sabato”.
Il convegno si è aperto il 27 novembre, alle 8.45, nell’Aula Magna del Polo Zanotto con i saluti del prorettore Antonio Lupo. È seguito poi l’intervento di Nerina Boschiero, docente di diritto internazionale all’università di Milano, che ha fornito un inquadramento normativo, nazionale e internazionale, sull’accoglienza ai migranti, dal dovere di riconoscere la protezione dei richiedenti asilo secondo la convenzione di Ginevra del 1951, ai diritti alla vita e la proibizione della tortura. La docente è partita da un excursus sulla gravissima crisi umanitaria in Europa, trovata nella difficile situazione di dover gestire un flusso di 613 mila persone secondo i dati stimati nel 2015. Tutte queste persone stanno scappando da una condizione di forte instabilità, a causa di guerre civili, attentati terroristici e impossibilità a provvedere alla propria sussistenza nel proprio paese. L'Unione europea non è riuscita a traghettare la democrazia in quei territori. Ciò nonostante sta attuando delle politiche che, secondo Boschiero, non apllicano appieno le norme del diritto internazionale in materia di immigrazione.
A seguire c'è stata la proiezione del documentario “Come un uomo sulla terra”, che fornisce la testimonianza ai migranti etiopi sulle brutali modalità con cui la Libia sta operando per il controllo dei flussi migratori dall’Africa, seguita poi dalla discussione con il giornalista Dagmawi Ymer, co-autore e protagonista del documentario. Andrea Di Nicola, criminologo dell’università di Trento,ha completato il quadro con l'analisi del ruolo delle organizzazioni criminali nel traffico dei migranti, tema sul quale ha di recente pubblicato il libro “Confessioni di un trafficante di uomini”. A chiudere la mattinata è stato l’intervento del presidente del Cestim Carlo Melegari che ha illustrato i vari aspetti e le esperienze dell’integrazione dei migranti a Verona.
Ad aprire la giornata di sabato 28 novembre, alle 9, sarà il giornalista Gian Antonio Stella che attraverso immagini e parole spiegherà ai ragazzi che in realtà siamo tutti emigranti. Seguirà un breve intermezzo musicale con le canzoni dei migranti cantate da Anna Lisa Buzzola con l’accompagnamento di un altro artista veronese, il chitarrista Claudio Moro. La proiezione di “Noi cittadini del mondo” un documentario sui giovani immigrati nelle nostre realtà, realizzato da Dario Dalla Mura ed Elena Peloso, noti documentaristi e ricercatori storici nel campo della memoria, fornirà lo spunto alla sindaca di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, di testimoniare la situazione di chi si trova in prima linea ad affrontare l’accoglienza dei migranti. Significativo, da questo punto di vista, che il Convegno si chiuda con l’intervento di Loris De Filippi, presidente di Medici senza Frontiere Italia, una delle organizzazioni che maggiormente si è impegnata negli interventi di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.
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18.11.2015