Lunedì 21 dicembre alle 14 nell’aula magna di Scienze motorie si terrà un incontro dei PhD students del corso di dottorato in Scienze dell’esercizio fisico e del movimento dal 2007 al 2015. Otto anni di studi, ricerche, progetti, collaborazioni e opportunità. Apriranno i lavori i coordinatori del corso, che si sono succeduti negli anni nell’ordine Federico Schena, Carlo Capelli, Paola Zamparo, cui seguiranno gli interventi del direttore della Scuola di dottorato in Scienze Biomediche e Traslazionali, Guido Fumagalli, il delegato alla ricerca dell’Università di Verona, Mario Pezzotti e il direttore del dipartimento in Scienze neurologiche, biomediche e del movimento, Andrea Sbarbati.
L’incontro è l’occasione per presentare compiutamente, attraverso il lavoro di ricerca e le numerose pubblicazione dei dottori di ricerca che hanno frequentato il corso in questi anni anni, il processo di definizione dei temi di ricerca e i relativi approcci metodologici oggetto delle attività in corso. Si tratta di un momento importante atto a valorizzazione il percorso di formazione scientifica delle scienze motorie. I numeri parlano da soli. In questi anni il corso di dottorato ha visto la partecipazione di 42 studenti, di cui 7 di nazionalità straniera, sono state prodotte 216 pubblicazioni di alto impact factor nella valutazione della ricerca, e sono molti i ricercatori che, una volta terminato il dottorato, hanno avuto la possibilità di lavorare all’estero o di intraprendere un percorso post-dottorale negli Stati Uniti, in Australia, Argentina, Brasile, Francia.
“I tre anni di dottorato di ricerca in Scienze dell’esercizio fisico e del movimento umano afferente alla Scuola di dottorato in Scienze Biomediche e Traslazionali- spiega Federico Schena, che ha avviato il corso e lo ha coordinato dal 2007 al 2013- prevedono laboratori all’estero e si completano con una tesi redatta e presentata completamente in lingua inglese. La commissione con la quale ogni dottorando ha discusso la sua tesi comprendeva ricercatori internazionali scelti per la loro specifica competenza nei vari temi di studio dei dottorandi. Questa modalità ha facilitato la collocazione post-dottorale dei ricercatori all’estero, comprese le sedi più attraenti e importanti per la ricerca nelle scienze dello sport come gli Stati Uniti, l’Australia, il nord Europa”.
“Si tratta di un percorso – sottolinea Paola Zamparo, coordinatrice del dottorato- i cui ambiti di studio spaziano dalla bioenergetica, alla biomeccanica della locomozione umana, alle risposte e agli adattamenti fisiologici, alle prestazioni umane, alla fisiologia dell'invecchiamento, fino all’esercizio di promozione dell’attività fisica. Il dottoratofornisce gli strumenti necessari per una proficua attività di ricerca, garantendo l’opportunità di lavorare in un ambiente multidisciplinare e internazionale. Le pubblicazioni di questi otto anni testimoniano il buon livello di ricerca svolto e l’impegno e la professionalità dei tutor che seguono i dottorandi nei loro studi. Le attività formative che proponiamo sono diversificate: corsi e seminari con esperti internazionali, laboratori e workshop tematici”.
Un’occasione di incontro e confronto, con la presentazione di venti poster da parte degli studenti e lavori dettagliati di ricercatori ormai affermati nelle loro specialità come Naeem Komeilipoor, Barbara Pellegrini, Massimo Venturelli, Andrea Zignoli.
I temi scientifici sono arricchiti dalla presenza di due eminenti relatori, Carlo Reggiani dell’università di Padova e Erich Gnaiger dell’università di Innsbruck, che presenteranno le più recenti acquisizioni di ricerca sulla biologia e fisiologia della funzione muscolare in relazione ai cambiamenti prodotti dall’invecchiamento, un tema che è studiato anche a Verona e che sarà anche al centro dei prossimi progetti internazionali delle scienze motorie.
Il pomeriggio si concluderà con un momento conviviale che sarà anche l’occasione di reciproci auguri per la carriera dei dottori di ricerca di scienze motorie ‘made in Verona” e per l’anno nuovo”.
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21.12.2015