Sono 25 anni che Marco Peresani, da qualche mese docente di Preistoria e Protostoria all’università di Verona, è impegnato negli scavi della Grotta di Fumane. Conosciuto come uno dei maggiori monumenti della preistoria antica, questo giacimento è di estremo interesse per comprendere il grande cambiamento biologico e culturale avvenuto nell’evoluzione umana attorno a 40.000 anni fa.
La Grotta di Fumane è uno dei maggiori siti archeologici preistorici d’Europa. Le ricche testimonianze conservate nei depositi di riempimento di questa cavità, oggetto di ricerche promosse nel 1988 dalla Soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto, dall’università di Ferrara, dall’università di Milano e dal Museo civico di Storia naturale di Verona, rappresentano un eccezionale documento delle frequentazionidell’Uomo di Neandertal e dei primi Uomini moderni. Questo giacimento è fondamentale per studiare il modo di vita, l’economia, la tecnologia e la spiritualità dei rappresentanti di un’umanità del passato che frequentarono la Valpolicella per oltre 50.000 anni, ma anche per comprendere i meccanismi che hanno portato, attorno a 40.000 anni fa, all’affermazione degli Uomini Moderni in Europa.
Gli studi condotti a Fumane hanno attirato l’attenzione della trasmissione televisiva “Ulisse”, condotta da Alberto Angela. La prima puntata di maggio del programma tratterà di preistoria e, in particolare, della Grotta di Fumane.
20.04.2016