Da qualche mese il complesso dell’ex Panificio Santa Marta ha ripreso a vivere, trasformato da Provianda a nuova sede dei dipartimenti di Area economico-giuridica e della biblioteca economica dell’università di Verona. Per parlare del progetto di restauro, l’ateneo ha organizzato il workshop “Santa Marta da provianda a Polo universitario”, realizzato in collaborazione con l’Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale, Aipai. L’iniziativa è in programma per lunedì16 maggio, alle 15 nell’aula B del Silos di Ponente.
Il workshop è organizzato da Maria Luisa Ferrari, docente di Storia economica di ateneo veronese e da Giovanni Luigi Fontana, docente di Storia economica dell’università di Padova e presidente di Aipai, in collaborazione con il Master erasmus mundus Tpti – “Tecniques, Patrimoines, Territoires de l’Industrie: Histoire, Valorisation, Didactique”. L’incontro è realizzato con il patrocinio e la partecipazione di Associazione italiana di storia urbana, Società italiana degli storici economici e le sezioni locali di Fai, Italia Nostra, Ordine degli architetti e Ordine degli ingegneri.
Durante l’evento verrà ripercorsa la storia del complesso e l’evoluzione delle sue funzioni: si tratteggerà il contesto urbanistico in cui si inserisce, saranno trattati i lavori di recupero, le tecniche costruttive e la filosofia della conservazione. Interverranno Mario Spinelli, direttore tecnico dei lavori di recupero del Silos di Ponente e dell’ex-panificio di Santa Marta, Gianfranco Arieti responsabile della Direzione tecnica, Acquisti, Servizi economali dell’università di Verona, Franco Mancuso, docente dell’università Iuav di Venezia. Il caso dell’ex-panificio di Santa Marta offrirà l’occasione di confronto e analisi delle buone pratiche nel recupero del patrimonio industriale.
Il progetto di recupero dell’ex panificio, Medaglia d’Oro all’Architettura 2015, rientra nell’ambito di un più vasto piano di riqualificazione urbana di tutta l’area della Santa Marta. La rivalorizzazione degli edifici ha richiesto un lungo lavoro di studio, di progettazione e di esecuzione dei lavori. Le indagini sul complesso degli edifici iniziarono nel 2001. Il primo intervento riguardò il recupero del Silos di Ponente. I lavori, avviati nel settembre del 2007, si conclusero alla fine di settembre del 2009. Il Silos di Ponente occupa una superficie di 2.100 metri quadri, impiegati come sedi didattiche dei dipartimenti di ambito economico-giuridico. Tra il 2006 e il 2008 furono redatti i progetti per l’ex panificio di santa Marta. I lavori, iniziati nel 2009, si sono conclusi nell’ottobre 2015. Il complesso edilizio di 25.000 metri quadri ospita i dipartimenti di Area economica dell’Ateneo. L’intervento realizzato dall’università di Verona è il primo grande recupero di un manufatto austriaco presente sul territorio. Tra le maggiori sfide del percorso di recupero era di comprendere come un luogo chiuso, fortificato e controllato dove si immagazzinavano e si mantenevano attrezzature e macchine per il sostentamento in guerra, potesse diventare l’istituzione simbolo dell’incontro e dello scambio, della vita pacifica e della cultura, dell’apertura e della libertà di studio e di movimento. Nel grande edificio ottocentesco si articolano spazi dedicati a studenti, personale docente, ricercatore e personale tecnico amministrativo, aree destinate a funzioni diverse che si susseguono dal piano interrato al sottotetto.
11.05.2016