Il 25 agosto è stato siglato l’accordo tra Comune di Bologna e Laboratorio 0246 per la costruzione del parco Primo Sport 0246 nella città. Il primo settembre sono partiti i lavori del progetto predisposto da Patrizia Tortella e Guido Fumagalli del Centro di ricerca sullo sviluppo motorio nell'infanzia dell’università di Verona. Laboratorio 0246 è un'associazione privata senza scopo di lucro fondata dal gruppo Benetton e che promuove la ricerca sullo sviluppo motorio nell'infanzia e la realizzazione di strutture e di interventi di formazione per la promozione dell'attività motoria nell'età prescolare.
Il parco di Bologna verrà ad aggiungersi a quelli già esistenti a Treviso, a Roma e ai miniparchi didattici di diverse scuole dell’infanzia tra cui, nella provincia di Verona, “Bambi & Bimbi” di Pescantina, “Angeli Custodi” di Gargagnago e “Grigolli-Bresciani” di Cerea. Tutti i parchi sono stati disegnati dal Crsmi sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche sullo sviluppo motorio finalizzando la scelta e la disposizione dei giochi allo sviluppo di capacità grosso-motorie di base relative a manualità, mobilità ed equilibrio. Ciascun parco è accompagnato da un progetto didattico specifico che è stato oggetto di uno studio svolto in collaborazione con i professori Sigmundsson e Haga dell’università norvegese di Trondheim e recentemente pubblicato sulla rivista Plos One.
Laboratorio 0246, la cui presidentessa è l'olimpionica Valentina Vezzali, e il Crsmi sono inoltre impegnati nella formazione degli insegnanti delle scuole dell'infanzia. Nel 2016, facendo seguito a tre anni di intensa sperimentazione con le scuole del trevigiano e del milanese, in collaborazione con il Coni nazionale e con il Movimento Popolare Sportivo è partito un corso di formazione sull'attività motoria rivolto alle insegnanti della scuola dell'infanzia che vede coinvolti più di 170 insegnanti e di 2300 bambini di tutta Italia.
Nell'occasione della firma di collaborazione con il Comune di Bologna, Valentina Vezzali ha ribadito l'importanza della collaborazione con il Centro di ricerca dell'università di Verona. “Solo con la ricerca scientifica – ha detto – e con le iniziative che si poggiano sulle evidenze scientifiche si può pensare di promuovere un vero ed efficace cambiamento dell'organizzazione scolastica capace di considerare il movimento una necessità prioritaria per lo sviluppo psicofisico del bambino, soprattutto nei primi anni di vita.
13/09/2016