Torna l’appuntamento annuale con il convegno “Le Radici dei diritti”, organizzato da un gruppo di docenti dell’università di Verona insieme agli insegnanti dei licei. Tema di quest’anno sarà l’utilizzo della rete: verranno evidenziati gli aspetti positivi ma anche tutti i possibili rischi che ne derivano. La due giorni, in programma venerdì 2 e sabato 3 dicembre, si svolgerà nell'aula magna del polo Zanotto. Per parmettere una partecipazione maggiore di studenti sarà possibile seguire il convegno in una seconda aula, collegata con l'aula magna tramite videoconferenza.
Il programma. Ad aprire il convegno sarà il rettore Nicola Sartor, seguito dagli interventi di esperti e professionisti del settore. Tra questi, Pier Cesare Rivoltella, direttore del Cremit dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che affronterà il tema delle insidie presenti in Internet. Federica Iovene, magistrato ordinario del tribunale di Bolzano, parlerà dei reati connessi alla rete, mentre un rappresentante di "Mabasta", movimento anti bullismo animato da studenti adolescenti, racconterà il punto di vista dei ragazzi.
Nella seconda giornata, Roberto Flor, docente di Diritto penale di ateneo, affronterà la delicata questione del terrorismo in rete, seguito dalla giornalista del "Corriere della Sera", Viviana Mazza, che parlerà del collegamento tra le rivolte arabe e la rete. A chiudere il convegno gli interventi della social street di via XX settembre e di Sbam, Stop bullying adopt music. Non mancheranno spazi dedicati alle domande del pubblico.
Il convegno è stato organizzato grazie al contributo di numerose realità interne all'ateneo: Comitato unico di garanzia, dipartimento Culture e civiltà, dipartimento di Diagnostica e medicina di comunità e dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona, e Ipssar “A. Berti”, Verona e Area comunicazione integrata. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la radio di ateneo FuoriAulaNetwork, Filo di Arianna, Isolina e, Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, Ivres, Associazione veronese ricerche rconomiche sociali, Libre!, Società Cooperativa, rEsistenze-associazione per la memoria e la storia delle donne in Veneto, Segretariato Italiano Studenti in Medicina di Verona e Vivi in Europa.
15.11.2016