È arrivata a Verona la mostra itinerante “Ever closer Union. Un’Europa sempre più unita”, ideata per celebrare i 60 anni della nascita dell’Europa unita, con i Trattati di Roma. L’esposizione è stata inaugurata il 19 ottobre al polo Santa Marta e sarà visitabile fino al 3 novembre, a ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 e il sabato dalle 8 alle 13. L’inaugurazione della mostra è stata anche l’occasione per festeggiare il progetto Erasmus a trenta anni dalla sua nascita, attraverso le testimonianze di alcuni studenti.
Con questa mostra, gli Archivi storici dell’Unione Europea ripercorrono, attraverso documenti, immagini e testimonianze, l’intera storia dell’integrazione europea, dal Manifesto di Ventotene alle sfide di oggi. La tappa veronese è a cura del Centro di documentazione europea del dipartimento di Scienze giuridiche e del dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ne abbiamo parlato con Maria Caterina Baruffi, docente di Diritto internazionale di ateneo.
Disponibile nelle ventiquattro lingue dell’UE, la mostra si articola in quattordici pannelli e quattro sezioni tematiche. All’introduzione storica segue una riflessione documentata sull’eredità dei Trattati di Roma nella dimensione economica, sociale e internazionale dell’Europa di ieri e di oggi, che si conclude con uno sguardo alle sfide del futuro.
La mostra, inaugurata il 16 marzo scorso a Roma, è stata esposta negli Stati dell’UE e nel resto del mondo, da Bruxelles a Helsinki, da Parigi a Lisbona, da Francoforte ad Algeri, da Shanghai a Kuala Lumpur. Molti Paesi extraeuropei hanno scelto di tradurla anche nella propria lingua, oltre alle 24 già disponibili. Dopo l’inaugurazione alla Farnesina, la staffetta italiana della mostra è passata nelle mani degli atenei di Bologna, Siena Firenze, Messina, Catanzaro, Cosenza, Modena e Verona. Le università hanno collaborato con il dipartimento per le Politiche europee per coinvolgere studenti e visitatori nelle iniziative e nel dibattito sull’attualità dei Trattati di Roma e sul futuro del progetto europeo. Abbiamo intervistato Luca Paoletti, del Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri e Isolde Quadranti, responsabile del Centro di documentazione europea dell’università di Verona.
A Verona l’inaugurazione è stata preceduta dal convegno “Dai Trattati di Roma, a Brexit e oltre”. Organizzato dal dipartimento di Scienze giuridiche, dal Centro di documentazione europea e dalla Scuola di dottorato in Scienze giuridiche ed economiche, in collaborazione con il Movimento federalista europeo, il convegno si propone di ripercorrere le radici e l’evoluzione dell’integrazione europea, offrendo spunti di riflessione sulle recenti sfide e sul futuro dell’Unione, con particolare riferimento alle implicazioni inerenti a Brexit. Su questi aspetti è intervenuto Alberto Malatesta, docente di Diritto internazionale all’università Carlo Cattaneo ed esperto di dinamiche del mercato comune.
“Ever Closer Union” nasce dalla collaborazione dell’Istituto universitario europeo, a cui si devono l’ideazione e i contenuti, del Parlamento Europeo che ne assicura la traduzione, del Consiglio dell’Unione Europea che ne cura il sito web e il catalogo, della Commissione Europea che, insieme ai servizi archivistici delle altre istituzioni e all’Ansa, Agenzia nazionale stampa associata, ne ha integrato i contributi iconografici e audiovisivi. Due le istituzioni italiane coinvolte nel progetto: il dipartimento per le Politiche europee della Presidenza della Consiglio dei Ministri, che ne ha curato la realizzazione ed esposizione in Italia, e il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ne cura l’esposizione all’estero e ne ha ospitato l’inaugurazione in Italia.