Nell’epoca dell’hate speech, della crisi economico-finanziaria, dell’ibridazione dei linguaggi e della web reputation sui social network, Luca Rosini e Matilda De Angelis si sono rivelati esempi di coraggio e dedizione, quali fondamenta essenziali di ogni percorso lavorativo. Protagonisti dell’incontro sull’infotainment di giovedì 26 ottobre, ultima giornata del festival dell’orientamento UniVerò, il regista e la giovane attrice hanno preso parte all’iniziativa promossa dall’ateneo, raccontando il rapporto che intreccia il mondo giornalistico con quello cinematografico. A condurre l’incontro, rivolto a studenti ed ex studenti, Laura Peloso, presentatrice di Telenuovo.
Impegno, meticolosità, dedizione e un pizzico di fortuna sono stati il mix perfetto che ha portato Matilda De Angelis al successo, consentendole l’accesso al mondo del cinema. «Un’esperienza vissuta in apnea», così l’attrice ha definito Veloce come il vento, il suo primo lavoro cinematografico, che ha saputo guardare con curiosità e, soprattutto, con quella giovanile ingenuità che ha poi trasformato in sacrificio, creatività ed empatia
Specializzato in giornalismo di inchiesta e cinema documentaristico e già vincitore del premio Ilaria Alpi nel 2006 e nel 2001, Luca Rosini ha ribadito l’importanza della determinazione come fattore cardine anche nel suo campo. «Dalla fotografia al montaggio, dalla scrittura alla sceneggiatura, ho visto maturare non solo le mie competenze, ma anche il mio ruolo nell’immortalare una verità che si trasforma in immagine o in informazione da comunicare», spiega Rosini. Una carriera ricca di progetti che, seppur molto diversi tra loro, hanno perseguito l’intento di recuperare l’autorevolezza dell’informazione giornalistica. Quel sapere comunicativo che oggi, tuttavia, è minacciato dalla superficialità e dall’istantaneità del web e dal fenomeno delle fake news, temi sui quali, infatti, Univerò ha posto l’attenzione, con attività dedicate, nell’ultima edizione appena conclusa.
Durante l’iniziativa si è dibattuto anche del recente caso che ha scosso Hollywood, legato al potente produttore Harvey Weinstein, scandalo che, seppur spia della realtà difficile che spesso le donne vivono dietro le quinte, non ritrae la totalità del mondo cinematografico, fatto anche di professionalità e rispetto reciproco, come ha spiegato Matilda De Angelis, portando una testimonianza diretta.
Fare affidamento sulle proprie ambizioni, progetti e identità è l’unico mezzo per non arrendersi di fronte a questa “litania del declino”. Questo il messaggio finale che i due ospiti hanno voluto lanciare per esortare i giovani universitari a non alzare bandiera bianca.